C’è BlackRock dietro l’assalto di Unicredit al sistema bancario europeo
Dietro le mosse di Unicredit sullo scacchiere bancario ci sono gli interessi di BlackRock nel risparmio e nel credito privato in Europa
L’assalto di Unicredit al sistema bancario europeo non ha davvero nulla di “italiano”, ma rappresenta l’ennesima offensiva dei grandi fondi Usa. L’azionista principale di Unicredit è infatti con oltre il 7% BlackRock, a cui sono legati altri fondi presenti nella compagine sociale di Unicredit. Peraltro, nel complesso, il capitale “italiano” della banca arriva a mala pena al 6%. La scalata fatta in larga prevalenza con strumenti derivati a Commerzbank – di cui Unicredit ha in mano ora quasi il 30%, ovvero la soglia per il lancio di un Opa, e che ha provocato l’irritazione del governo tedesco – è quindi l’espressione di una volontà delle Big Three di impossessarsi del risparmio europeo.
Anche dietro lo scontro tra Unicredit e Crédit Agricole c’è il fondo Usa
Nella stessa logica si è posta l’Offerta pubblica di scambio operata sempre da Unicredit verso Bpm. Evitare che si formi un altro “colosso” bancario con la presenza del grande avversario dei fondi Usa, costituito da Credit Agricole. La mossa di Crédit Agricole di superare il 15% di Bpm, chiedendo alla Bce un’autorizzazione per salire al 19,99%, ha infatti come obiettivo, oltre alla volontà di rendere complessa e costosa proprio l’azione di Unicredit, quello di impossessarsi di Anima. La società di gestione del risparmio con 200 miliardi di attivi.
In tal modo, l’istituto francese rafforzerebbe sensibilmente la propria posizione. Amundi, di cui Crédit Agricole è azionista di controllo, ha infatti comprato da Unicredit la società del risparmio gestito Pioneer, battendo la concorrenza di Poste Italiane. Lo stesso Crédit Agricole inoltre, insieme a Bnp Paribas, è fra i principali attori italiani del credito al consumo, con Findomestic e Agos Ducato. Risulta palmare, quindi, che BlackRock nel suo intento di monopolizzare il risparmio si muova per bloccare in primis i francesi. E per acquisire il controllo del mercato tedesco.
I nuovi monopoli europei di BlackRock
In tutto questo, la politica sembra rimanere inerme. E il racconto giornalistico, almeno quello nostrano, pare voler trascurare la reale natura di simili operazioni. Nel frattempo è bene ricordare che i “clienti” europei di BlackRock sono diventati nel 2024 oltre 113 milioni. Con un incremento ampiamente superiore ai 3 milioni in Inghilterra, Francia e Germania. Nel nostro Paese, dove i clienti sono 15 milioni, BlackRock ha venduto Etf (Exchange Traded Funds) a oltre 2,2 milioni di italiani.
In questo senso l’attività di BlackRock pare davvero instancabile. Nei giorni scorsi, non a caso, ha annunciato di aver acquistato HPS Investment Partners, leader globale nel credito privato con circa 150 miliardi di dollari in gestione. In pratica, oltre ad essere azionista di Jp Morgan e di gran parte delle principali banche mondiali, la società guidata da Larry Fink ha deciso di dotarsi di uno strumento “diretto” in grado di agire nel settore del credito privato. Occupando così nuovi spazi di monopolio, non solo in termini di gestione del risparmio ma ora anche del credito.
Dalla pubblicità al governo, BlackRock vuole convincere gli italiani a investire
È significativo rilevare che nelle proprie infografiche BlackRock sottolinei come il principale limite alla sua diffusione in Italia sia rappresentato dalla “percezione” che gli italiani hanno della loro situazione patrimoniale. Ritenuta, ingiustamente, troppo povera per accedere all’investimento finanziario. Per BlackRock gli italiani non sono poveri. Si “sentono” poveri, e quindi non comprano Etf. Ecco che allora bisogna alimentare con tutti i mezzi una vera e propria trasformazione culturale, dalla pubblicità, alle consulenze fino alla stessa attività normativa del governo, per convincere gli italiani che hanno tutte le possibilità per “finanziarizzarsi”.