Calcio, si aprono le prime crepe nella bolla dei fondi d’investimento

Il fondo di private equity 777 Partners, proprietario di squadre in tutta Europa, è accusato di essere un gigantesco schema Ponzi

La bolla speculativa dei fondi nei calcio rischia di esplodere? © Pieter/Unsplash

C’è un giudice a New York che potrebbe fare tremare dalle fondamenta tutto il calcio europeo. La settimana scorsa, la Leadenhall Capital Partners, società di gestione patrimoniale con sede a Londra, ha intentato una causa contro 777 Partners, fondo di private equity con sede a Miami. L’accusa è che 350 milioni di dollari sul totale dei 600 milioni prestati da Leadenhall al fondo 777 Partners fossero in realtà privi di garanzie. O peggio, quei soldi erano già stati dati in garanzia ad altri prestatori. Tanto che l’accusa ha dichiarato che 777 Partners «nella migliore delle ipotesi sta facendo un gigantesco gioco delle tre carte, nella peggiore ha messo su un vero e proprio schema Ponzi».

E questa è solo l’ultima di una serie di pesantissime accuse mosse negli anni al fondo americano. Tanto che da più di un anno la Premier League sta cercando di impedire a 777 Partners di diventare proprietaria dell’Everton. E questa accusa potrebbe chiudere la faccenda. La squadra di Liverpool per il fondo di private equity americano sarebbe comunque stata solo l’ultima ciliegina sulla torta. Perché 777 Partners è uno di quei fondi che è entrato di prepotenza con multiproprietà nel calcio europeo. In Italia per esempio dal 2021 sono proprietari del Genoa.

Gli acquisti di 777 Partners nel calcio europeo

Sulla scia dei fratelli maggiori, come i fondi sovrani del Qatar o degli Emirati, o degli americani di Elliott, RedBird, Clearlake Capital e Fenway, 777 Partners comincia a fare acquisti nel mercato calcistico europeo nel 2018 con una quota di minoranza nel Siviglia. Nel 2021 rileva l’intero pacchetto del Genoa per 150 milioni di euro. L’anno dopo fa un salto in Brasile per assicurarsi il 70% del Vasco de Gama. Poi torna in Europa per prendersi lo Standard Liegi in Belgio e il Red Star a Parigi. Un viaggio in Australia per una partecipazione di minoranza nel Melbourne. E poi nel 2023 di nuovo nel vecchio continente: il 70% del Herta Berlino in Germania e comincia l’assalto – per ora respinto – all’Everton in Inghilterra.

Nel frattempo però cominciano anche i problemi. Ci sono diverse cause intentate nel mondo da vari creditori. E accuse di poca trasparenza negli acquisti dei club di calcio, che sarebbero stati comprati a leva e subito inondati di nuovi debiti. Poi quest’anno una sequenza impressionante di nuove dita puntate. E con tutta probabilità a questa sovraesposizione giudiziaria e mediatica non è estraneo il tentativo di 777 Partners di acquistare l’Everton, con tutto quel che consegue avvicinarsi alla Premier League. Così il 2024 porta prima il fallimento e il sequestro degli aerei di una compagnia aerea australiana di proprietà. E poi le compagnie assicurative dello Utah e della Carolina del Sud che ritirano le loro partecipazioni nel fondo.

Derubare Peter per pagare Paul: la strategia dei fondi nel calcio

Infine, appunto, la causa presentata a New York da Leadenhall Capital Partners. Nella denuncia si legge che Leadenhall ha chiesto la restituzione del prestito e un ingente risarcimento danni dopo aver scoperto che Josh Wander (co-fondatore di 777 Partners nel 2015 insieme a Steven Pasko) avrebbe offerto in garanzia 350 milioni di dollari in beni che «o non esistono, o non sono effettivamente di proprietà o nella disponibilità di Wander. O erano già stati impegnati a un altro finanziatore». Secondo l’accusa Wander avrebbe riconosciuto l’errore, l’avrebbe definito «imbarazzante» e «causato dal sistema informatico antiquato di 777 Partners».

Sempre nella denuncia si legge come l’acquisto dell’Everton da parte di 777 Partners sarebbe solo «l’ultimo brillante colpo del piano fraudolento di Wander». E che «l’intera strategia di Wander è basata sull’utilizzo del debito per acquisire nuovi beni che poi può utilizzare come garanzia per ulteriori debiti. Debiti che poi non riesce a ripagare in tempo. In un ciclo apparentemente infinito di “derubare Peter per pagare Paul”». Una strategia che, a ben vedere, sembra comune alla maggior parte dei fondi d’investimento che comprano e vendono le squadre di calcio europee. Per questo, quella di 777 Partners potrebbe essere solo la prima crepa in una bolla destinata a esplodere in breve tempo.