Boom di investimenti cinesi in Europa
Il governo di Pechino, tramite il proprio fondo sovrano ed altre aziende controllate, ha incrementato lo scorso anno del 21% il valore degli investimenti nel Vecchio ...
Le attività di fusione ed acquisizioni cinesi in Europa sono cresciute del 21% lo scorso anno, toccando i 12, 6 miliardi di dollari. A rivelarlo – riferisce questa mattina il Wall Street Journal – è un rapporto della società di private equity A Capital, secondo il quale il Vecchio Continente è diventato ormai la meta privilegiata per gli investimenti della seconda economia mondiale. Il 33% degli investimenti totali di Pechino, infatti, è stato effettuato in Paesi europei.
Gli affari sono passati dal colosso del cemento Putzmeister al produttore di cereali inglese Weetabix. Ma il fondo sovrano cinese – il China Investment Corp., che vanta riserve sempre più importanti grazie agli enormi ricavi derivanti dalle esportazioni – ha acquisito anche pacchetti azionari di minoranza in infrastrutture come l’aeroporto londinese di Heathrow. Mentre un’altra compagnia statale del colosso asiatico, la China Three Gorges Corp., ha rilevato il 21% della compagnia elettrica portoghese EDP-Energias de Portugal.
La crisi europea, infatti, ha prodotto in media un deciso calo del valore delle azioni sui mercati, rendendo particolarmente appetibili alcuni investimenti. L’indice blue chip Euro Stoxx 50, ad esempio, è attualmente un 12% più bassi rispetto a due anni fa. Ciò non significa, avvertono gli esperti, che la Cina possa fare liberamente “shopping” in Europa: i veri affari si fanno sulle realtà più in crisi, mentre gli altri asset restano ancora cari. È chiaro, però, che se c’è oggi un compratore mondiale, questo è proprio il governo di Pechino.