Calano gli investimenti stranieri nei Paesi in via di sviluppo
Secondo l'organismo internazionale, il dato dovrebbe scendere nel 2012 a meno di 600 miliardi di dollari: si tratta del primo calo dal 2009.
Gli investimenti stranieri nei Paesi in via di sviluppo sono destinati a registrare un calo nel 2012, il primo dal 2009. A sostenerlo è la Banca Mondiale, in un rapporto pubblicato ieri nel quale spiega che la ragione di tale contrazione è da ricercare nel perdurare della crisi in Europa e nell’instabilità registrata in alcuni Stati in seguito alla primavera araba.
«Quest’anno – scrive l’organismo internazionale – il flusso di investimenti diretti stranieri dovrebbe raggiungere poco meno di 600 miliardi di dollari», contro i 639 del 2011. Un dato preoccupante, se si considera che dopo il brusco calo registrato tra il 2008 ed il 2009 (quando la cifra scese del 32%), la risalita era stata continua.
«Tali investimenti costituiscono un motore importante per la crescita nei Paesi del Sud», ricorda ancora la World Bank, che in ogni caso “vede” rosa: nel 2014 si potrebbe registrare un nuovo aumento, che potrebbe portare il dato a sfiorare gli 800 miliardi di dollari.