Capire la finanza: legalità e finanza etica

Uno strumento per comprendere le più recenti evoluzioni delle mafie nell'ambito economico e finanziario

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Nel nostro paese la criminalità organizzata non solo non è sconfitta, ma trova continuamente nuove forme, nuovi mercati, nuovi campi di attività in cui diffondersi, crescere e adattarsi come un camaleonte ai cambiamenti dell’ambiente circostante.

Uno di questi ambienti più fertili ai quali la mafia si dimostra sensibile, è quello della finanza, delle imprese e dell’economia. Per ogni fenomeno produttivo nel mondo, la finanza e l’economia sono insieme motore immobile, causa ed effetto, del suo sviluppo. Le mafie lo sanno benissimo e per questo si sono da sempre inserite nel mondo degli affari e delle imprese.

Fondazione Finanza Etica, in occasione della Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie che nel 2019 si svolge a Padova, ha curato la realizzazione di una Scheda della serie “Capire la finanza” dedicata al rapporto fra finanza e legalità. Uno strumento divulgativo, ma denso di dati e approfondimenti, per comprendere le più recenti evoluzioni delle mafie nell’ambito economico e finanziario e per mettere in rilievo come la finanza etica sia un utile strumento per affermare i principi di legalità e per sottrarsi alle spirali mortifere delle mafie.

Molti dei settori legali dove si sviluppano gli affari (dal gioco alle piccole imprese, magari piegate dall’onda lunga della crisi) sono anche ambiti in cui le mafie si inseriscono per riciclare denaro sporco, per acquisire rami d’azienda o entrare nell’assetto societario delle imprese. La finanza etica, con i suoi criteri di esclusione da alcuni settori (gioco d’azzardo), la trasparenza alla quale impronta la propria attività, l’impegno all’investimento nell’economia reale del territorio, il credito ai soggetti che gestiscono beni confiscati alla mafia, è la risposta di legalità all’economia mafiosa.

La scheda affronta anche temi specifici come il rating di legalità delle imprese o il fenomeno dei beni confiscati, offrendo numerosi elementi di informazione e approfondimento.

La scheda è a cura di Simone Grillo, con la collaborazione di Anna Faggioni.

Scarica la scheda (.pdf 326 kb)