I costosi viaggi della monnezza: ribassi d’asta ridicoli e affidamenti in emergenza
Dalla Campania i rifiuti viaggiano ancora verso Austria e Portogallo. Un affare milionario per le imprese. Intanto la Procura di Napoli indaga per turbativa d'asta
Giugliano in Campania – Marcianise – Monaco – Moosbierbaum – Zwentendorf: non è un tour dei mercatini di Natale ma il viaggio di migliaia di tonnellate di rifiuti che partono dalla Campania ed arrivano in Austria.
Un percorso lungo circa 1.500 km per smaltire in un impianto di incenerimento in Austria rifiuti provenienti dall’impianto di vagliatura di Tufino (NA).
Un viaggio lunghissimo che si ripeterà per circa 360 volte per trasportare e smaltire le 9mila tonnellate a cura della Enki srl di Milano che con un ribasso dello 0,039% si è aggiudicata l’appalto della Società Provinciale SAPNA di Napoli per un totale complessivo di 2,5 milioni di euro.
Rifiuti per mare
Un’altra aggiudicataria, la PA Service di Cortaccia in Provincia di Bolzano, ha invece scelto il Mar Mediterraneo per trasportare dai porti campani, con 650 viaggi, 16mila tonnellate di rifiuti F.T.S. (Frazione Stabilizzata Tritovagliata) fino all’impianto di incenerimento di Seixal, in Portogallo, a pochi chilometri dalla capitale Lisbona.
Il «Servizio emergenziale di recupero e relativo trasporto a destino in ambito nazionale dei rifiuti secchi tritovagliati provenienti dagli impianti STIR (acronimo di Stabilimento di Tritovagliatura ed Imballaggio Rifiuti, ndr) gestiti dalla SAPNA» è stato aggiudicato con un ribasso impercettibile dello 0,01%.
L’appalto milionario per Herambiente
Tra gli appalti milionari banditi nel primo quadrimestre 2018 dalla società napoletana SAPNA, che gestisce gli impianti di tritovagliatura della Provincia di Napoli di Tufino, Giugliano e Caivano, anche il colosso italiano Herambiente è riuscita ad aggiudicarsi una gara.
Tra le otto aziende di trasporto indicate da Herambiente come «disponibili ad effettuare il trasporto dei rifiuti oggetto dell’appalto» troviamo la Parente Trasporti sas, azienda relazionata anche con il consorzio salernitano CITE, entrata nelle cronache giudiziarie nell’ambito di un’ampia indagine della Direzione Distrettuale Antimafia.
Sommando i quantitativi movimentati in 42 mesi, l’azienda ha trasportato complessivamente oltre 623mila tonnellate di rifiuti in uscita dagli impianti STIR, come ricordato nella relazione della Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali.
La Procura indaga
La Procura di Napoli ha avviato perquisizioni in numerosi uffici pubblici con il sequestro di diversi atti, documenti di gara e di quanto ritenuto pertinente a dimostrare l’associazione di imprese che si adoperavano in più occasioni a turbare procedure aperte di gara bandite da diversi enti pubblici, con il sospetto dell’utilizzo del metodo mafioso.
L’indagine ha portato alla perquisizione non solo degli uffici della SAPNA, ma anche del sindaco di Caserta, dell’Ufficio Tecnico del Comune di Caserta e degli uffici di enti locali del Casertano.
Indiscrezioni di stampa indicano in nove gli appalti complessivi per la raccolta rifiuti e la fornitura di servizi e in tre le procedure di gara per lo smaltimento all’estero in Portogallo ed Austria. L’ennesima puntata della infinita storia della gestione dei rifiuti in Campania.
Lo scenario ideale della gestione illecita ha sempre un filo conduttore che va dagli affidamenti emergenziali agli impercettibili ribassi di gara. Indicatori comuni dell’affare rifiuti che prosegue fruttuoso.