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Diritti umani: «Le multinazionali svizzere siano giudicate in patria»

Le multinazionali svizzere devono proteggere diritti umani e ambiente anche nell’ambito delle loro attività effettuate al di fuori dei confini della Confederazione. È partendo da ...

Una coalizione di sindacati e Ong chiede alle multinazionali svizzere maggiore impegno in difesa dell'ambiente e dei diritti umani ©Smuconlaw/Wikimedia Commons

Le multinazionali svizzere devono proteggere diritti umani e ambiente anche nell’ambito delle loro attività effettuate al di fuori dei confini della Confederazione. È partendo da questo principio che una coalizione formata da circa 80 tra organizzazioni non governative e sindacati ha presentato una proposta di legge di iniziativa popolare che è stata firmata da più di 120mila persone.

Nel testo – secondo quanto riferito dal portale Swissinfo.ch – si specifica che l’impegno in termini di garanzia del rispetto dei diritti umani debba essere esteso anche a tutte le società controllate, al fine di evitare che comportamenti poco virtuosi possano essere mascherati grazie a giochi di scatole cinesi. Secondo i promotori dell’iniziativa, infatti, «la protezione legale dei diritti dell’uomo e dell’ambiente non ha saputo seguire i ritmi imposti dalla globalizzazione, il che ha permesso a numerose imprese transnazionali di approfittare delle regole poco stringenti o dei sistemi giudiziari inefficienti di alcune nazioni».

Finora le violazioni, secondo il principio di prossimità, sono state infatti perseguite presso i tribunali locali più vicini. La proposta di legge chiede che invece, d’ora in poi, eventuali illeciti commessi all’estero rientrino nella competenza dei tribunali svizzeri, al fine di rendere più facile per le vittime l’ottenimento di compensazioni e risarcimenti.