Euro2024 dice che l’Europa si sgretola, ma la Uefa sta benissimo
Parte domani Euro2024 che garantisce alla Uefa ricavi per 2,4 miliardi di euro, su un totale di 5,1 ipotizzati per quest’anno
Un’onda nera ha travolto l’Europa, che rischia di sgretolarsi. Forse non cambierà la composizione dell’Europarlamento, ma a distanza di un secolo torna a pulsare il cuore di tenebra nazifascista. E ovunque si diffondono sofferenza, paura e intolleranza. Ma per fortuna, anche in una situazione del genere, i cittadini europei hanno di che distrarsi subito. E possono sublimare le guerre a venire nella loro forma più spettacolare: il Campionato europeo di calcio che si gioca dal 14 giugno al 14 luglio in Germania, lì dove i neonazisti di Afd sono il secondo partito con il 16% dei voti. E che, come sempre, porterà un sacco di soldi nelle tasche della Uefa.
Le squadre partecipanti saranno 24, divise in 6 gruppi. Passano le prime due e le quattro migliori terze. Quindi c’è speranza anche l’Italia di Spalletti, sorteggiata nel Gruppo B con Spagna, Croazia e Albania. Poi il gioco si fa duro. Quello che invece è più sicuro del cammino degli azzurri è quanto la Uefa – organizzatrice del torneo – porterà a casa. I ricavi previsti per Euro2024 sono infatti di 2,4 miliardi di euro, con un risultato netto positivo di 1,7 miliardi. Per Euro2020, torneo itinerante post pandemico giocato nel 2021 e poi vinto dagli azzurri, i ricavi finali della Uefa erano di solo 1,8 miliardi. Siamo già a un terzo in più in soli quattro anni.
I soldi arrivano sempre dai diritti tv
Di questi 2,4 miliardi di euro che si porta a casa la Uefa, oltre la metà arrivano dai diritti tv. O meglio dai diritti di riproduzione delle immagini sui vari dispositivi, che sono stati venduti per 1,4 miliardi. In Italia sono stati presi da Sky, che ne ha ceduti circa la metà alla Rai per la trasmissione in chiaro. Poi la Uefa riceve 0,6 miliardi dai 13 sponsor ufficiali della manifestazione. Oltre ai soliti noti, come Coca-Cola e Qatar, ci sono diverse multinazionali cinesi: dall’auto all’elettronica, fino alle app per le transazioni online. E poi non potevano mancare i siti di scommesse. Oltre a tv e sponsor gli altri soldi arrivano dalla vendita dei circa 3 milioni di biglietti disponibili (300 milioni di euro) e dal hospitality (100 milioni).
Nelle previsioni di bilancio del 2024-25 la Uefa ha infatti ipotizzato ricavi per 5,1 miliardi di euro. In vertiginoso aumento rispetto ai 4,2 della stagione in corso. Anche per la partenza della nuova Champions League allargata all’infinito, con 36 squadre e le partite che aumentano del 52%. Dal bilancio Uefa del quadriennio 2019-2023 si evince come già allora il 76% degli introiti provenissero dalle competizioni per club. Figuriamoci nel prossimo quadriennio. Ma come sempre è un’altra la percentuale che spicca. Dei 5,1 miliardi ipotizzati come ricavi per quest’anno, ben l’80% del totale – ovvero 4,3 miliardi – arriveranno dai soldi per la vendita dei diritti tv. Altri 700 milioni dagli sponsor, e un miliardo circa tra biglietti, hospitality ed entrate varie.
L’Europa rischia di finire, ma il calcio sta benissimo
Sempre nelle previsioni di bilancio però la Uefa mette alla fine di tutto un segno meno. Se nello scorso bilancio la perdita era di 70 milioni, nel prossimo dovrebbe essere intorno ai 20. Questo perché ovviamente la Uefa deve continuare a fingere di essere un’associazione senza fine di lucro. E così i soldi che incassa li ridistribuisce, principalmente alle federazioni e alle squadre affiliate. Alle 24 squadre partecipanti a Euro2024 saranno elargiti premi per un totale di 331 milioni di euro. Una quota base di partecipazione di 9,5 milioni e poi bonus per ogni partita e per ogni vittoria. Il gesto di sollevare la coppa vale da solo 8 milioni. Quindi si può calcolare che la squadra campione, vincendo ogni partita, può arrivare a 28,5 milioni.
Di nuovo, guardando agli scorsi bilanci si può vedere come la maggior parte dei soldi della Uefa sia distribuita ai club. Circa quattro quinti del totale (68% ai club partecipanti alle coppe, 8% di solidarietà agli altri). Mentre solo il 13% va alle federazioni nazionali. Poi c’è un generico 8% a progetti di solidarietà e un 3% di spese. Detto ciò, le previsioni sono di costante crescita, anno dopo anno. Basti pensare che nel 2016, anno dell’ultimo Europeo – prima di quelli itineranti e pandemici – i ricavi totali Uefa furono di 1,9 miliardi. Oggi sono di 5,1 miliardi. Non c’è che dire, l’Europa rischierà anche di sgretolarsi, travolta dall’onda nera dell’ultradestra, ma il calcio europeo e la Uefa sprizzano salute da ogni poro.