Francia, gli industriali accettano il “say on pay” sulle remunerazioni
Le due principali associazioni di imprenditori hanno accettato di sottoporre al voto degli azionisti i livelli di bonus e stipendi percepiti dai dirigenti.
Gli industriali francesi hanno deciso di sottomettere al voto degli azionisti le remunerazioni dei dirigenti d’impresa. La novità è stata infatti introdotta nella nuova versione del “codice di buone pratiche” che è stata messa a punto dalla Medef (l’equivalente della Confindustria italiana) e dall’Associazione francese dell’impresa privata (AFEP).
Il cosiddetto “say on pay” (il diritto di parola su stipendi e bonus) costituisce un tassello fondamentale per tentare di evitare eccessi capaci di invogliare i dirigenti ad assumersi rischi eccessivi nella gestione delle imprese, nonché uno strumento importante per tentare di rendere le remunerazioni coerenti con l’andamento delle aziende.
Il voto degli azionisti, tuttavia, non sarà vincolante, anche se secondo Laurence Parisot di Medef «un pronunciamento negativo avrà comunque effetti importanti». È previsto però un limite al numero di mandati assegnabili a ciascun dirigente, nonché la possibilità per gli azionisti di avanzare “istanze sulla governance aziendale”.