La questione da non delegare

Corruzione, illegalità, mafie, economia e finanza. Ogni martedì il commento di Rosy Battaglia

«La lotta alle mafie e alla corruzione non è una questione da delegare solo agli addetti ai lavori, cui va la nostra riconoscenza, forze dell’ordine, magistrati, prefetture». Sono parole molto dure quelle pronunciate da Don Luigi Ciotti, presidente di Libera, lo scorso 21 marzo 2021 nella giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie. Parole che ci spingono a pensare come, in ogni territorio, ognuno di noi possa fare qualcosa per non girare lo sguardo dall’altra parte. 

Un esempio arriva da Siena. La città è ripiombata nelle scorse settimane al centro della cronaca giudiziaria per le indagini dell’inchiesta internazionale “Hidden Partner”, avviate dalla Procura di Siena. La Guardia di Finanza ha eseguito 5 misure cautelari personali per autoriciclaggio, corruzione, reati societari e contro il patrimonio con sequestri preventivi per 14 milioni di euro. 

«La complessa ed articolata operazione di polizia economico-finanziaria – spiega la Guardia di Finanza – ha avuto origine dal monitoraggio degli investimenti provenienti dall’estero, soprattutto nel settore della ristorazione, dei bar e nel settore immobiliare, ma non solo, in special modo nel capoluogo cittadino. Ma anche in Firenze, Roma e Milano, ad opera di un cittadino straniero il quale da anni aveva individuato, anche nella Provincia di Siena, il luogo ideale per investire parte dei cospicui flussi di denaro generati dalla filiera del petrolio proveniente dalla Russia». Il cittadino straniero è, come riportato da tutti i media locali e nazionali, il magnate kazako Igor Bidilo, ormai proprietario di buona parte degli esercizi commerciali di Piazza del Campo, attraverso la Sielna Spa. 

Ma bisogna aggiungere un fatto importante, magari non riportato dalle cronache. Nell’indifferenza generale, fino all’intervento della magistratura inquirente, c’è chi non ha girato lo sguardo dall’altra parte. Come i cittadini senesi di Idee in Comune che monitorano da tempo la mancanza di trasparenza del comune di Siena e che avevano chiesto lumi al loro sindaco su quanto stava succedendo, avvalendosi del diritto di sapere. Mentre le indagini della magistratura faranno il loro corso, non possiamo che convenire ancora una volta con le parole di Don Luigi: «Mafie e corruzione vengono spesso da una politica fiacca e un po’ complice».

Sta a noi non stare a guardare.