Milano, Festival dei diritti umani fino al 7 maggio
Comincia oggi alla Triennale di Milano la seconda edizione del Festival dei diritti umani, con un sottotitolo fortemente simbolico: “Ogni parola ha conseguenze. Ogni silenzio ...
Comincia oggi alla Triennale di Milano la seconda edizione del Festival dei diritti umani, con un sottotitolo fortemente simbolico: “Ogni parola ha conseguenze. Ogni silenzio anche”. Perché al centro della manifestazione di quest’anno è la libertà d’espressione, in tante diverse declinazioni.
Bullismo e omofobia, ad esempio, raccontati attraverso il film Un bacio, un film sull’adolescenza, sulle prime volte, sulla ricerca della felicità del regista Ivan Cotroneo – presente alla proiezione -; e poi la repressione del diritto di informare, trattato nella sezione TALK oggi pomeriggio, in una lezione con i giornalisti Ferruccio de Bortoli e Ahmet Insel sul tema Giornalismo a libertà vigilata.
In cartellone anche il diritto alla salute e a ricevere cure adeguate grazie alla mostra fotografica Behind Zika Virus di Mirko Cecchi, progetto sulla diffusione del virus Zika in Brasile vincitore del contest #IoAlzoLoSguardo 2016. All’inaugurazione delle 19 interviene la giornalista Nicoletta Dentico (anche collaboratrice di Valori).
Il programma è fitto e arriva al 7 maggio, ma la giornata d’apertura si conclude con il primo appuntamento della sezione FILM: la proiezione di Clash dell’egiziano Mohammed Diab, dalla sezione Un Certain Regard del Festival del cinema di Cannes 2016: un thriller mozzafiato che racconta il clima politico e il caos dell’Egitto post-Mubarak.
L’obbiettivo dell’evento, organizzato da Reset-Diritti Umani, con il patrocinio della Presidenza della Camera dei deputati, del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, della Città Metropolitana di Milano, del Comune di Milano, dell’Ordine degli Avvocati di Milano e di Amnesty International, è ovviamente sensibilizzare la cittadinanza al tema sempre più centrale dei diritti umani, spesso violati anche vicino a noi.