Nuovi indicatori economici: la Francia approva una legge ad hoc
Il Senato di Parigi ha approvato in via definitiva un testo proposto dal gruppo ecologista, che impone al governo di fornire ogni anno un rapporto ...
Un piccolo passo verso il superamento del Prodotto interno lordo è stato compiuto ieri dal parlamento francese . Il Senato ha adottato in via definitiva una proposta di legge che mira a prendere in considerazione dei nuovi indicatori per misurare la ricchezza del Paese. Indicatori che dovrebbero essere tenuti in considerazione dalle amministrazioni pubbliche transalpine nei processi decisionali.
La legge, che è composta da un unico articolo, prevede che il governo rimetta ogni anno all’Assemblea Nazionale «un rapporto sull’evoluzione, rispetto agli anni passati, dei nuovi indicatori di ricchezza», con particolare riferimento a quelli che valutano «le ineguaglianze, la qualità della vita e lo sviluppo sostenibile». Il testo prevede allo stesso modo che i poteri pubblici si impegnino a basare le loro scelte anche sulle informazioni provenienti da tali indicatori. Non a caso, il rapporto governativo dovrà essere presentato il primo martedì di ottobre di ogni anno, in modo da poter essere valutato nell’ambito della legge finanziaria.
«Preso a sé stante, il PIL è un cattivo indicatore dello stato di un’economia, perché la crescita è anche sociale, ambientale e sanitaria. L’impressionante onnipresenza del PIL nel dibattito economico non permette di riflettere su un mondo nel quale la stessa crescita sembra avere, soprattutto nei Paesi più sviluppati, dei limiti strutturali», ha spiegato il senatore ecologista André Garrolin.
Relatrice del testo di legge è Eva Sas, del gruppo Europe Ecologie – Les Verts.