Osborne risponde a Blanchard: non abbandono il rigore
Il Cancelliere dello Scacchiere risponde alle critiche del Fmi sull'eccesso di rigore, sostenendo che la credibilità del suo Paese dipende proprio dalle politiche di austerità.
Non sembra bastare l’appello lanciato da Olivier Blanchard, capo economista del Fondo monetario internazionale, che ha spiegato come le politiche di austerity eccessive, applicate in numerosi Paesi europei, rischiano di soffocare la ripresa e di allungare i tempi della crisi. Nel Vecchio Continente a puntare il dito contro il rigore draconiano restano purtroppo in pochi: lo dimostra la presa di posizione del Cancelliere dello Scacchiere inglese George Osborne, che ha di fatto risposto al Fmi, spiegando di voler andare dritto per la sua strada.
Il responsabile economico del governo di Londra ha sottolineato come a suo avviso il Regno Unito ha costruito la sua credibilità proprio grazie ai programmi di aumenti di tasse e di tagli alla spesa pubblica. E che pertanto «sarebbe un enorme errore mettere tutto ciò a rischio».
Da parte sua, parlando alla radio BBC, Blanchard ha ribadito la necessità di «rimodulare le politiche fiscali», soprattutto «qualora la situazione nel 2013 non dovesse migliorare». Pronta la replica di Osborne, secondo il quale le politiche di austerity sono già state riviste sufficientemente nello scorso autunno.
Intanto, l’ufficio nazionale di statistica pubblicherà oggi i dati definitivi relativi all’andamento del Pil inglese nell’ultimo trimestre del 2012. Che, secondo le previsioni, è stato ancora una volta affossato dal rigore, per almeno mezzo punto percentuale.