PwC: la crisi ha giovato alle grandi multinazionali Usa
Tra i 100 gruppi con la più alta capitalizzazione in Borsa a livello mondiale, 43 imprese erano americane nel marzo scorso, contro le 35 di cinque anni prima.
I principali gruppi americani sono i più presenti tra le grandi capitalizzazioni borsistiche mondiali. A rivelarlo è uno studio pubblicato questa mattina da PricewaterhouseCoopers (PwC), secondo il quale le multinazionali degli Usa si sono perfino rafforzate nel corso della crisi finanziaria globale. Al contrario di quanto capitato alle grandi aziende europee.
Tra i 100 gruppi con la più alta capitalizzazione in Borsa a livello mondiale, infatti, 43 imprese erano americane nel marzo scorso, contro le 35 di cinque anni prima. Tra le “star” a stelle e strisce figurano in particolare i colossi del settore informatico: Apple e Google costituiscono rispettivamente la prima e la terza società in termini di capitalizzazione, con una crescita esponenziale registrata proprio negli ultimi anni.
I grandi “perdenti”, invece, sono i colossi del Vecchio Continente: il numero di imprese presenti nella top-100 era infatti pari a 26 nel marzo del 2008, mentre ora è sceso a 14. Mentre le imprese cinesi e di Hong Kong ancora non sono presenti massicciamente nella classifica, nonostante il boom della seconda economia del mondo.
PwC sottolinea inoltre come la capitalizzazione complessiva delle 100 “big” planetarie sia cresciuta fortemente rispetto al punto più basso di 8.400 miliardi di dollari segnato nel 2009: oggi il valore ha raggiunto i 13.500 miliardi.