Non hai idea di quanto sia ricco Jeff Bezos

Te lo spieghiamo noi, grazie ad un videogioco online e una citazione di Kafka

Un graffito contro Jeff Bezos © Aroner123

Questo articolo è parte di una serie dedicata ad approfondire i temi di Unchained – storie di ordinario capitalismo selvaggio, il nostro podcast settimanale. Ascolta qui tutte le puntate!

Jeff Bezos, il fondatore di Amazon, ha un patrimonio stimato di oltre 200 miliardi di dollari. Secondo Forbes è il terzo uomo più ricco del mondo: per un po’ è stato il più ricco in assoluto, ma dal 2021 è stato scavalcato prima dal creatore di Facebook Mark Zuckerberg e poi dal patron di Tesla Elon Musk. Nonostante questo, Bezos continua a non cavarsela male. Nel 2018 il programmatore californiano Kris Lorischild ha creato You Are Jeff Bezos, un videogioco che ti permette di spendere tutti i soldi del capo di Amazon – o almeno provarci. Lo abbiamo testato per voi!

Debellare la povertà, finanziare la Nasa, duplicare i salari – e ne avanza

Il gioco si apre con una rielaborazione del celebre incipit della Metamorfosi di Kafka: «Quando questa mattina ti svegli da sogni inquietanti, ti ritrovi trasformato nel tuo letto in un mostruoso parassita. Sei Jeff Bezos». Dopo aver scelto come reagire a questa notizia – nell’ordine, possiamo andare in bagno come nulla fosse o urlare terrorizzati – inizia il gameplay vero e proprio. Nelle parole dell’interfaccia che ci appare: «Spendere tutti i suoi f*****i soldi».

Le cire non sono del tutto aggiornate: il patrimonio a nostra disposizione è di 156 miliardi. Non ci permette ad esempio di pagare tutti i debiti studenteschi degli Stati Uniti – siamo intorno ai 1.500 miliardi, un ordine di grandezza in più. Ma in compenso possiamo, con appena 20 miliardi, garantire un alloggio a tutti i senzatetto del Paese. Con una cifra simile assumiamo per quattro anni 100mila insegnanti, e ci rimangono ancora più di 113 miliardi. A questo punto ci mettiamo una mano sulla coscienza, e iniziamo a pagare le tasse: 57 miliardi sulla nostra persona, più 239 milioni di arretrati all’Unione europea. I grandi ricchi raramente pagano molte tasse sul patrimonio, perché non si calcolano le proprietà finanziarie ai fini fiscali. La stima del dovuto è quindi opera dell’autore del videogioco.

La reazione degli altri ultra-ricchi

A questo punto ci siamo preclusi alcune delle possibilità di spesa più costose che la piattaforma prevede – ad esempio, non abbiamo più abbastanza soldi per costruire il muro tra Messico e Stati Uniti tanto voluto da Donald Trump. Il gioco ci fa sapere che la decisione di aprire il portafoglio alle casse pubbliche non è piaciuta ai nostri colleghi miliardari: «Mark Zuckerberg ti toglie dagli amici. Peter Thiel bussa timidamente alla tua porta, chiedendoti se non c’è qualcosa di cui vorresti parlare davanti a un caffè».

Coi 55 miliardi che abbiamo in tasca, rimangono comunque molte cose alla nostra portata. Con appena 2 diamo un reddito per quattro anni a 10mila artisti; con 16 raddoppiamo il salario di ogni dipendente Amazon; con 20, copriamo il budget annuale della Nasa. Se passiamo alla scala dei milioni – argent de poche, per Bezos e per noi – le possibilità si moltiplicano: risolvere la crisi idrica della città di Flynt, costruire dieci biblioteche pubbliche, aprire decine di rifugi per animali. Ma a questo punto ci fermiamo: finire i soldi di Bezos è più difficile del previsto.

Una simulazione realistica?

You Are Jeff Bezos non è l’unico tool o mini-gioco con un concetto simile. Qualche anno fa divenne virale Wealth Shown To Scale, un sito web interattivo che permette di visualizzare graficamente la differenza tra i redditi normali e i patrimoni degli ultra-ricchi. Ma sono conti affidabili?

Al netto della stima sul patrimonio netto, che cambia di anno in anno, le critiche a questo tipo di provocazione intellettuale si centrano sul concetto di proprietà di quei soldi. La gran parte del patrimonio di Jeff Bezos (e degli altri miliardari) non si trova su un conto corrente o in una cassaforte, ma è fatto di prodotti finanziari. Azioni, obbligazioni, partecipazioni a vario titolo in aziende. Anche per questo molto di questo patrimonio non è tassato: non è denaro liquido.

Ma gli esperti e gli attivisti per la giustizia fiscale fanno chiarezza. Il possesso di questi beni è una forma di ricchezza. Non solo permette di accedere a dividendi (e potere), ma è possibile usare quei prodotti finanziari come moneta di scambio in una transazione, o come garanzia per ottenere denaro da una banca. L’acquisto di Twitter (ora X) da parte di Elon Musk nel 2023 venne finanziato con modalità simili.

Jeff Bezos, in ogni caso, non sembra intenzionato a seguire i consigli del gioco a lui dedicato. Coi profitti di Amazon e tramite la sua azienda aerospaziale Blue Origin sta seguendo il sogno di portare l’umanità su nuovi Pianeti. Almeno, quelli che se lo potranno permettere.

Nessun commento finora.

Lascia il tuo commento.

Effettua il login, o crea un nuovo account per commentare.

Login Non hai un account? Registrati