Senza restrizioni in Cisgiordania il Pil palestinese crescerebbe di un terzo
Secondo la Banca Mondiale, se Israele eliminasse le restrizioni sulla porzione di territorio sotto il suo controllo, l'economia palestinese potrebbe subire una vera e propria ...
L’economia della Palestina potrebbe crescere di oltre un terzo rispetto ai livelli attuali, se Israele decidesse di eliminare le restrizioni allo sviluppo sul 60% della Cisgiordania che risulta sotto il proprio controllo. A spiegarlo è un rapporto della Banca Mondiale pubblicato questa mattina, secondo il quale oltre la metà del territorio dell’area è inaccessibile ai palestinesi: la mancanza di sviluppo che ne deriva è pari a 3, 4 miliardi di dollari all’anno.
La World Bank individua in particolare sei settori che potrebbero essere sfruttati: l’agricoltura, i minerali nel mar Morto, le miniere, le costruzioni, il turismo e le telecomunicazioni. Solamente i primi due comparti potrebbero apportare una crescita compresa tra il 7 ed il 9% del Pil.
Oggi, al contrario, secondo la direttrice della Banca Mondiale per la Cisgiordania e la striscia di Gaza Mary Sherman, lo spazio economico resta frammentato e amputato.