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Social Enterprise World Forum 2013

Ecosistemi a confronto al cospetto dell’Impresa Sociale. Dalla Silicon Valley alla Vitamin Valley: un modello di impresa che integra il valore sociale. A Milano ...

La disuguaglianza sta crescendo a passi da gigante in tutto il mondo, in alcuni luoghi a livelli che non si vedevano dai tempi della Grande Depressione: ad una maggiore concentrazione della ricchezza non corrisponde un livello di benessere diffuso. Anche l’ecosistema sociale soffre gli effetti della diseguaglianza economica mostrando la disgregazione delle comunità, l’aumento dei tassi di analfabetismo o di istruzione inadeguata, la diffusione dei problemi di alimentazione infantile, la percezione di insicurezza sociale o l’emersione di sacche di povertà anche nei paesi sviluppati. Vi è la necessità di individuare nuovi modelli economici, che affrontino le sfide economiche legate indissolubilmente alle sfide sociali e ambientali.

 

Il ripensamento sull’economia al servizio delle persone e del pianeta, oltre che del profitto, passa anche da Calgary, in Canada. Il Social Enterprise World Forum è un evento internazionale in cui si discutono i temi dell’impresa sociale, del terzo settore e dell’innovazione sociale. L’ultima edizione si è tenuta a Calgary, in Canada, all’inizio di Ottobre e ha visto riunite 1.200 persone provenienti da 30 paesi. Sono intervenuti 130 relatori in 45 workshop, condividendo strategie e soluzioni per incrementare l’impatto delle imprese sociali nei diversi contesti economici e legislativi: dalle metropoli nordamericane alle zone rurali dell’Africa. Il Canada ha sfruttato l’occasione per presentare la vivacità dell’impresa sociale canadese e del movimento di social innovation. In particolare l’impresa sociale canadese si mostra come la più radicata tra le comunità degli Aboriginals, i popoli nativi canadesi, che rappresentano il 5% della popolazione e comprendono la First Nation, gli Inuit e i Meticci (le descrizioni di "indiani" e "eskimesi" sono state abolite perché considerati termini dispregiativi).

 

Le partnership inter-culturali sono oggetto di studio anche per quei contesti non toccati da movimenti di autonomia locale o indipendentismo. Ad esempio la delegazione italiana di Fondazione ACRA-CCS ha dimostrato come sia possibile trasferire e adattare un modello di impresa sociale dal Paraguay alla Tanzania. I due contesti analizzati hanno molti tratti economici comuni ma soprattutto condividono gli stessi problemi sociali a cui si intende dare supporto, quali ad esempio la disoccupazione giovanile, l’alfabetizzazione, la carenza di infrastrutture formative e dell’imprenditoria.

 

Il Forum ha innalzato gli standard dell’impresa sociale considerandola come la forma che meglio si adatta alle culture e alle esigenze locali: proprio come una “vitamina” che regola e adatta il metabolismo di un individuo ai cambiamenti esterni, può essere assunta attraverso la nutrizione o autoprodotta dall’organismo.

 

Così l’impresa sociale rivitalizza le comunità rurali indiane cercando di ricucirne la frammentazione e di "coprire l’ultimo miglio", quei setdi beni comuni a cui lo stato non riesce più a far fronte. Ma rivitalizza anche l’ecosistema giovanile di Cincinnati con il suo incubatore Fly Wheel che sta facendo proliferare nuovi gruppi studenteschi capaci di mettere al centro della loro carriera futura la risoluzione di problemi sociali.

 

Dopo Calgary sarà la volta di Seul, nel 2014, e di Milano nel 2015 candidata proprio da Fondazione ACRA-CCS ad ospitare il Forum. In concomitanza con Expo 2015, il Social Enterprise World Forum si terrà in Italia con un format rivisto: oltre 2.000 delegati incontreranno gli imprenditori sociali italiani in un viaggio da nord a sud, per ritrovarsi in plenaria in una tre giorni milanese che si preannuncia molto stimolante. Anche per l’Italia sarà l’occasione di mostrare al mondo la propria tradizione di economia civile, inclusiva delle fragilità e motore di coesione dei territori. Un occasione, allora, per mettere a punto tutte le infrastrutture legislative, finanziarie e culturali necessarie a valorizzare l’enorme capitale umano che nel nostro paese si è dedicato all’ecosistema impresa sociale.

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