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Spagna, il governo non indietreggia sul rigore

È attesa per domani l'ufficializzazione da parte del governo di Madrid del progetto di bilancio per il 2014, che dovrebbe tra le altre cose prevedere l'ennesimo congelamento ...

  Il governo spagnolo si appresta ad approvare il proprio progetto di bilancio per il 2014. La decisione dell’esecutivo di Madrid dovrebbe arrivare domani, e malgrado i segnali di uscita dalla recessione, dovrebbero essere confermate le misure di austerity draconiana. 

Tra le misure attese, infatti, c’è un nuovo congelamento dei salari dei dipendenti pubblici (si tratta del quarto anno consecutivo), nonché una modificazione del calcolo delle pensioni, che perderanno l’indicizzazione sull’inflazione. Secondo un editoriale del quotidiano economico Cinco Dias, si tratterà di una manovra «sorella gemella di quella di quest’anno». 

Il governo conservatore spagnolo sembra intenzionato dunque a non rinnegare l’adesione completa al rigore, nonostante il rallentamento che secondo molti economisti esso impone alla ripresa, e nonostante i lunghi anni di sacrifici già imposti alla popolazione (il livello della disoccupazione ha raggiunto il record del 26, 3%). Si proseguirà dunque con il piano annunciato nel 2012, che prevedeva tagli alla spesa pubblica per 150 miliardi di euro, da attuare proprio entro il 2014. A farne le spese, in particolare, sono stati istruzione e sanità

I sindacati, inoltre, sono sul piede di guerra per quanto riguarda le pensioni. Secondo l’UGT l’indicizzazione con l’inflazione è l’unico modo di mantenere il potere di acquisto dei pensionati (lo stesso premier Rajoy aveva promesso che l’obiettivo sarebbe stato proprio questo). Nel 2014, invece, le pensioni dovrebbero aumentare solo dello 0, 25%, contro una crescita dei prezzi che dovrebbe toccare almeno un +2, 1%.