Se si tagliasse il debito in cambio di investimenti green?

Tagliare i debiti esteri delle nazioni a basso reddito in cambio di investimenti verdi: l'idea di Banca Mondiale e Fondo monetario internazionale

© AndreyPopov/iStockPhoto

La crisi legata alla pandemia si è innestata sulla crisi climatica, che a sua volta è esplosa mentre ancora il mondo pativa l’onda lunga della crisi finanziaria. In molte nazioni povere si è accavallata a crisi provocate da diseguaglianze, conflitti armati, altre epidemie. E, come sempre accade, sono i più vulnerabili a patire le peggiori conseguenze dei terremoti sanitari ed economici.

«Why do you let us hate one another just for the dollar?
Did you lose your heart in the darkness, deep in your pocket?»

Il calo delle attività produttive nei Paesi più poveri della Terra è inoltre amplificato dalla zavorra del debito estero. E l’adattamento ai cambiamenti climatici non costituisce, in questo senso, un’eccezione. Il problema è che, per alcune regioni, non riuscire a modificare territori, infrastrutture e sistemi abitativi in funzione delle conseguenze del riscaldamento globale può rappresentare una questione di vita o di morte.

«Aggravando il peso del debito, che era già a livelli record prima della crisi, i governi si sono ritrovati con meno risorse da investire per la ripresa che deve garantire al Pianeta basi più sostenibili», ha osservato la Banca Mondiale. Che, assieme al Fondo monetario internazionale (FMIha avanzato una proposta: alleggerire il debito dei Paesi poveri in cambio di investimenti verdi. A tal fine è stato istituito un gruppo di lavoro tecnico, che riunisce anche membri delle Nazioni Unite e dell’Ocse.

«Yeah, they say that money don’t buy happiness, just beautiful thing
But I wouldn’t mind the extra time and piece of mind that it brings»

La Banca Mondiale ha precisato che «occorre esaminare da vicino le possibili soluzioni alle sfide climatiche e a quelle legate al debito, al fine di integrarle per rispondere ai principali problemi di sviluppo della nostra epoca». Il confronto è solo all’inizio. E non c’è un calendario prefissato. Tuttavia, Kristalina Georgieva, direttrice generale del FMI, punta a presentare una proposta entro la prossima Conferenza mondiale sul clima, la Cop26 che si terrà a Glasgow nel mese di novembre.

Citazione musicale: «Debt», Witt Lowry, 2019


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