Tassonomia, dagli eurodeputati un primo no a gas e nucleare
Dagli europarlamentari delle commissioni Economia e Ambiente ok a una risoluzione che rifiuta l’inclusione di gas e nucleare nella tassonomia
I deputati europei delle due commissioni competenti per materia – Affari economici e Ambiente, salute e sicurezza alimentare – hanno bocciato il progetto di inclusione di gas e nucleare nella tassonomia europea. Ovvero nell’elenco delle attività considerate sostenibili dal punto di vista ambientale.
A favore della risoluzione contro gas e nucleare 76 eurodeputati
Riuniti in sessione congiunta nella mattinata di oggi, martedì 14 giugno, gli europarlamentari hanno votato in 76 a favore, a fronte di 62 contrari e 4 astenuti. È stata così approvata una risoluzione rispetto al piano proposto dalla Commissione all’inizio di febbraio. E che, appunto, aveva immaginato di includere nella tassonomia le due fonti di energia.
Continuare ad investire nel gas, tuttavia, è considerato incompatibile con gli obiettivi climatici, dal momento che la fonte – benché sia la meno dannosa in termini di riscaldamento globale tra le fossili – comporta comunque troppe emissioni di gas ad effetto serra. Per quanto riguarda il nucleare, inoltre, la maggioranza degli europarlamentari delle due commissioni ha ritenuto, evidentemente, che esso non soddisfi il principio di innocuità. I rischi legati in particolare allo smaltimento delle scorie radioattive e ai possibili incidenti sono troppo alti per poter considerare l’atomo sostenibile.
«Si tratta di un segnale positivo – commenta Anna Fasano, presidente di Banca Etica -. Nei giorni scorsi il nostro Gruppo e la Federazione europea delle banche etiche e alternative (Febea) hanno scritto agli europarlamentari per chiedere un deciso no al gas e nucleare tra le fonti su cui può investire chi voglia proporre i propri prodotti finanziari come sostenibili. Ora aspettiamo il voto del parlamento in plenaria, che ci auguriamo confermerà questo orientamento. Includere gas e nucleare tra gli investimenti sostenibili significherebbe svuotare completamente di significato tutto il percorso europeo per regolamentare la finanza sostenibile. Il futuro dell’energia e dell’indipendenza energetica del Vecchio Continente è nello sviluppo delle rinnovabili. Per questo la finanza etica continua a investire con convinzione sulle energie pulite».
Si attende il voto dell’Assemblea plenaria sulla tassonomia, a inizio luglio
Secondo i parlamentari europei delle due commissioni, in particolare, includere gas e nucleare non rispetta i criteri indicati dall’articolo 3 del regolamento sulla tassonomia approvato nel giugno del 2020. Quest’ultimo stabilisce infatti gli standard che occorre soddisfare per considerare ecosostenibile un investimento.
La risoluzione adottata oggi chiede anche che ogni nuovo atto delegato o modifica di una norma simile sia sottoposto prima a una consultazione pubblica. Nonché a uno studio d’impatto. Sia dal punto di vista ambientale che socio-economico.
Ora il testo dovrà essere sottoposto al voto dell’Assemblea plenaria del parlamento europeo, nel corso della sessione prevista tra il 4 e il 7 luglio. Parlamento e Consiglio hanno infatti tempo fino all’11 luglio per decidere di porre o meno il loro vedo al progetto della Commissione di Bruxelles. Che in ogni caso oggi ha subito un’importante battuta d’arresto dal punto di vista politico.