Questo articolo è stato pubblicato oltre 11 anni fa e potrebbe contenere dati o informazioni relative a fonti/reference dell'epoca, che nel corso degli anni potrebbero essere state riviste/corrette/aggiornate.

Terre rare, Giappone e India firmano un accordo “anti-Cina”

I due Paesi promuoveranno la produzione delle materie prime, dopo che Pechino ha deciso di operare un giro di vite sulle proprie esportazioni.

  Il Giappone ha annunciato nel corso del weekend la firma di un accordo con l’India per promuovere la produzione comune di terre rare. Secondo i termini del protocollo d’intesa, i governi dei due Paesi si impegneranno attraverso la società nipponica Toyota Tsusho e un’impresa pubblica indiana.

Lo sviluppo del progetto – riferisce l’agenzia Awp/Afp – sarà avviato a partire dalla prossima primavera, e dovrebbe consentire al Giappone di importare circa 4.100 tonnellate di terre rare all’anno dall’India, il che rappresenta più del 10% del fabbisogno complessivo dell’isola. 

Le terre rare sono un gruppo di diciassette minerali, che presentano particolari caratteristiche chimiche ed elettromagnetiche, e che sono utilizzati per la fabbricazione di una vasta gamma di prodotti ad alta tecnologia (dalle batterie alle lampade a Led, dalle automobili elettriche ai laser). Il mercato, ad oggi, è letteralmente dominato dalla Cina, che estrae da sola il 95% delle terre rare di tutto il mondo. 

Forte di tale posizione, Pechino ha effettuato un giro di vite sulle esportazioni, ufficialmente al fine di proteggere l’ambiente. Giappone, Usa e Unione europea accusano invece la seconda economia del mondo di voler unicamente favorire le proprie aziende.