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Volkswagen, si allarga lo scandalo negli Usa

Fino ad oggi, oggetto dello scandalo Volkswagen erano stati solo i motori da due litri di cilindrata, montati su automobili di medie dimensioni. Ma da ...

©Endlezz/Wikimedia Commons

Fino ad oggi, oggetto dello scandalo Volkswagen erano stati solo i motori da due litri di cilindrata, montati su automobili di medie dimensioni. Ma da ieri la questione si è allargata ai modelli più cari marcati Porsche e Audi: le autorità degli Stati Uniti hanno infatti accusato il gruppo tedesco, il 2 novembre, di aver equipaggiato anche tali vetture con strumenti atti a truccare le emissioni di gas nocivi nei test anti-inquinamento.

 

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Secondo Cynthia Giles, dirigente dell’Agenzia per la protezione ambientale americana (EPA), «Volkswagen è ancora una volta venuta meno ai suoi obblighi, non conformandosi alle leggi che proteggono la qualità dell’aria». Così, nel mirino non ci sono più solo i 480 mila modelli finora indicati (ad esempio, Golf e Passat), ma anche le Audi A6 Quattro, A7 Quattro, A8 e A8L, nonché Q5 e Porsche Cayenne, così come la Volkswagen Touareg. In particolare, la Porsche è per la prima volta coinvolta nello scandalo: dalla Germania le accuse sono però restituite al mittente.

 

«Si tratta di un problema di salute pubblica molto grave», ha commentato Richard Corey, della divisione californiana dell’EPA. Secondo quanto riportato dall’agenzia Afp, sarebbero coinvolte numerose altre automobili, sebbene il numero esatto non sia stato ancora precisato. La procedura prevede ora nuovi test in condizioni di “utilizzo reale” dei mezzi, che potrebbero provocare il richiamo dei veicoli non conformi.