Clima, la Federal Reserve: «Non chiedete a noi»
Il presidente della Federal Reserve Jerome Powell ha dichiarato che il suo istituto non può assumere in autonomia decisioni sul clima
«No, sul clima non chiedete a noi». Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, la banca centrale degli Stati Uniti, ha dichiarato che il suo non può essere un istituto che assume decisioni su questioni legate al clima. Queste, semmai, dipendono dal legislatore statunitense.
I costi delle catastrofi climatiche stimati a 270 miliardi nel 2022
La posizione assunta dal numero uno del più grande e potente istituto centrale del mondo appare sorprendente. Anche perché altre banche centrali in giro per il mondo hanno invece avanzato alcuni – ancorché timidi – impegni in materia di riduzione, ad esempio, del sostegno finanziario concesso alle fonti fossili. Che rappresentano il principale motore dei cambiamenti climatici.
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Nonostante i costi legati alle catastrofi provocate dalla cresciuta della temperatura media globale siano enormi, e in crescita, Powell sembra mettere la testa sotto la sabbia. La compagnia tedesca Munich Re ha stimato i costi in ben 270 miliardi di dollari nel solo 2022. E i morti sono stati 11mila a livello mondiale. Ciò nonostante, secondo il massimo dirigente della Fed non c’è alcuna necessità di intervenire direttamente per cercare di rendere più green l’economia americana.
Nel 2020 la Fed aveva aderito al Network for Greening the Financial System
La dichiarazione di Powell è giunta nel corso di un convegno a Stoccolma, in Svezia, sull’indipendenza delle banche centrali. Il presidente della Fed ha ammesso (bontà sua…) che il mondo della finanza ha una «responsabilità» sui rischi legati al clima. Ma ha appunto passato la palla ai parlamentari. «Sono loro – sostiene – a dover assumere le decisioni politiche, sulla base della volontà espressa dagli elettori».
In altre parole, «senza normative esplicite del Congresso sarebbe inappropriato per noi utilizzare le politiche monetarie o i nostri strumenti di vigilanza per promuovere un’economia più verde. O per centrare qualsivoglia obiettivo legato al clima».
Una posizione che sembra mettere anche in discussione la scelta della stessa Federal Reserve, giunta nel dicembre del 2020, di unirsi al Network for Greening the Financial System, rete di banche centrali e organismi di vigilanza che punta a rendere più green il sistema finanziario.
La frustrazione del segretario generale delle Nazioni Unite
Mercoledì 11 gennaio, il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha pubblicato su Twitter il seguente messaggio: «Sono molto frustrato dal fatto che i leader di tutto il mondo non stiano ancora garantendo l’azione e gli investimenti necessari per fronteggiare l’emergenza climatica. Le parole non bastano. Senza azioni concrete, la catastrofe si abbatterà su tutti noi». Non c’è altro da aggiungere.