Caro Babbo Natale… lo staff di #nonconimieisoldi ti scrive
Caro Babbo Natale, siamo Claudia Vago, Andrea Tracanzan e Gianluca Diegoli. Forse ci conosci poco, perché tendiamo a non apparire molto, ma ci occupiamo tutto ...
Caro Babbo Natale,
siamo Claudia Vago, Andrea Tracanzan e Gianluca Diegoli. Forse ci conosci poco, perché tendiamo a non apparire molto, ma ci occupiamo tutto l’anno di Non con i miei soldi e quindi pensiamo di essere stati bravi abbastanza da poterti chiedere alcune cose.
Innanzitutto, vorremmo una app di realtà aumentata che, quando si fotografa una banca, fa vedere che cosa sta finanziando. Se conosci qualcuno in Silicon Valley, non dovrebbe essere un regalo complicato.
La notte di Natale, se puoi allungare un po’ il tuo giro, intrufolati nelle sedi delle società che promuovono le piattaforme per “speculare comondamente da casa” e sottrai i nostri nomi agli elenchi dei loro telefonisti.
Sappiamo che il momento non è dei migliori, ma se potessi assumere un po’ di responsabili marketing ti invitiamo a valutare seriamente quelli che attualmente si occupano di pubblicità finanziarie: con grande facilità invitano le persone a guadagnare facile su materie prime e valute. Crediamo che, potendo promuovere un contenuto positivo con lo stesso impegno, porterebbero sicuramente un beneficio alla tua causa.
Un’altra cosa. No, non ti chiediamo un budget illimitato per promuovere la finanza etica. Ci basterebbe che, in qualche pacchetto di Natale, potessi mettere il logo di Non con i miei soldi, che, tra l’altro, si intona benissimo con la tua immagine istituzionale. Ecco, con questa mossa a Natale non solo saremmo tutti più buoni, ma anche un po’ più informati.
E a proposito di informazione, caro Babbo Natale, ci puoi regalare qualche testata e qualche giornalista che facciano il loro mestiere e ci raccontino la finanza in maniera comprensibile, perché come dice sempre Ugo Biggeri la finanza è molto più semplice di quello che sembra e, soprattutto, ci riguarda tutti e quindi dobbiamo potercene occupare tutti. Dovremmo smettere di pensare che sia una cosa per “esperti” che, combinazione, la pensano tutti allo stesso modo o quasi. Regalaci testate e giornalisti che ci raccontino come stanno davvero le cose e non ci ripetano la storia del “abbiamo vissuto al di sopra delle nostre possibilità” e “non c’è alternativa”. Non dovrebbe essere troppo difficile. O no?