BNP Paribas chiude le sue filiali alle isole Cayman
Martedì 24 maggio Attac Francia ha svelato un documento e rivelato che BNP Paribas ha deciso di chiudere le sue filiali alla isole Cayman. Una vittoria ...
Martedì 24 maggio Attac Francia ha svelato un documento e rivelato che BNP Paribas ha deciso di chiudere le sue filiali alla isole Cayman. Una vittoria per l’associazione che si mobilita da più di due anni per ottenere la chiusura di tutte le filiali di BNP Paribas in quel paradiso fiscale e giudiziario, vero buco nero dell’economia mondiale.
Alla vigilia dell’audizione di Jacques d’Estais, vicedirettore aggiunto di BNP Paribas, presso la commissione delle Finanze del Senato francese a proposito dei Panama Papers, Attac rivela il verbale della riunione della commissione finanziaria del Comitato centrale d’impresa di BNP Paribas tenutosi lo scorso 3 maggio nel quale i responsabili della banca annunciano la loro intenzione di chiudere le loro «ultime filiali ancora attive alle isole Cayman».
Nel suo rapporto finanziario 2015 BNP Paribas dichiarava di avere 6 filiali alle isole Cayman per un prodotto netto bancario di 39 milioni di euro e un risultato netto di 134 milioni di euro senza alcun dipendente sul posto.
Secondo Dominique Plihon, portavoce di Attac Francia, «il ritiro dalle isole Cayman di BNP PAribas, campione francese di evasione fiscale, è una vittoria importante perché questo paradiso fiscale è il numero 1 al mondo in materia di depositi per non residenti, con 1310 miliardi di dollari depositati negli istituti finanziari locali secondo i dati della Banca dei regolamenti internazionali».
Questa vittoria è il risultato di molti mesi di mobilitazione intensa di Attac e dei suoi partner, i faucheuses et faucheurs de chaises, che hanno preso di mira BNP Paribas con azioni di pignoramento civico su tutto il territorio francese lungo tutto il 2015.
«Dopo questa prima vittoria facciamo appello a continuare e amplificare le azioni che prendono di mira le agenzie delle principali banche implicate nei paradisi fiscali» afferma Thomas Coutrot, portavoce di Attac, «esse non dovranno solo chiudere le loro filiali in quei paesi, dovranno fermare ogni loro attività, diretta o indiretta».
Le isole Cayman sono molto più di un simbolo dell’evasione fiscale e questo annuncio deve precederne altri. Nell’immediato, Attac continuerà la mobilitazione affinché tutte le banche francesi ancora presenti alle isole Cayman annuncino a loro volta la chiusura delle loro filiali e la cessazione delle loro attività in questo paradiso fiscale e giudiziario.
Fonte: Attac Francia