CO2 prodotta dagli aerei: negoziati difficili per la riduzione
Dopo la prima riunione del gruppo di lavoro istituito all'interno dell'OACI, il commissario europeo all'Ambiente, Connie Hedegaard, ha spiegato che occorrerà lavorare molto se si ...
I negoziati per la riduzione delle emissioni di CO2 prodotte dagli aerei, nel quadro di un accordo internazionale, stanno incontrando grandi difficoltà. Ad ammetterlo è stato ieri il commissario europeo all’Ambiente, Connie Hedegaard, dopo la prima riunione del gruppo di lavoro creato all’interno dell’Organizzazione dell’Aviazione civile (OACI), tenuta a Montreal.
Secondo il membro della Commissione di Bruxelles, non sarà facile convincere le compagnie ad adottare le misure che l’organismo esecutivo europeo vorrebbe imporre: «Occorrerà lavorare molto», ha spiegato. L’obiettivo è raggiungere un’intesa prima della prossima assemblea generale dell’OACI: per questo Hedegaard ha proposto nello scorso novembre di congelare l’applicazione della tassa europea sulle emissioni di CO2, sui voli intercontinentali, fino all’autunno del prossimo anno. Lo stesso commissario, tuttavia, ha sottolineato che in caso di fumata nera, i prelievi fiscali saranno immediatamente adottati.
In seno all’OACI, in particolare, occorrerà superare le resistenze di Cina, Usa, India e Russia, che si sono opposte alla carbon tax europea, che impone alle compagnie che operano sul territorio comunitario di acquistare l’equivalente del 15% delle loro emissioni, ovvero 32 milioni di tonnellate di CO2, sul mercato degli ETS (Emissions Trading System).