Anche le multinazionali chiedono di agire contro il climate change
Più di trenta grandi aziende hanno lanciato un appello al governo di Washington per imporre una legge nazionale più dura in materia di tutela dell'ambiente.
Una trentina di grandi imprese hanno lanciato ieri un appello diretto all’amministrazione di Washington, chiedendo di adottare urgentemente una normativa per lottare contro il cambiamento climatico. Le multinazionali – tra le quali figurano nomi noti come eBay, Intel, Starbucks, Adidas, Nike, The North Face o Timberland – hanno spiegato che il surriscaldamento eccessivo dell’atmosfera terrestre costituisce una minaccia per i loro business, e che per questo è necessaria una risposta coordinata.
«Non possiamo rischiare l’avvenire dei nostri figli sperando che la maggior parte degli scienziati abbiano torto», hanno spiegato le aziende in un comunicato. Gli Stati Uniti, in particolare, devono agire «per mantenere il livello di vita degli americani e il ruolo competitivo del Paese nel mondo».
Le multinazionali sottolineano i loro sforzi per migliorare l’impatto ambientale delle loro attività, e chiedono una legge nazionale per imporre a tutti la protezione delle risorse naturali. Da parte sua, Barack Obama ha spiegato di ritenere la questione climatica una delle priorità del suo secondo mandato. Ma deve fare i conti con i deputati repubblicani, la cui maggior parte non è favorevole a regole troppo dure.