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Fukushima, il maltempo provoca l’ennesima fuga radioattiva

Le forti piogge cadute ieri nella regione hanno provocato la fuoriuscita di acqua pesantemente contaminata. L'azienda che gestisce il sito ammette di aver sottostimato l'evento ...

  Non si arresta l’allarme a Fukushima, che prosegue ormai da due anni e mezzo, ovvero dall’11 marzo 2011, quando l’impianto nucleare giapponese fu pesantemente danneggiato da uno tsunami. Questa mattina la Tokyo Electric Power (Tepco), azienda che gestisce la centrale, ha reso noto che una nuova fuga di acqua altamente radioattiva si è prodotta da uno dei serbatoi di stoccaggio presenti sul sito. 

La stessa compagnia ha ammesso di aver sottostimato l’importanza delle forti piogge che sono cadute domenica nella regione, considerate la principale causa del nuovo incidente: «Le nostre pompe non sono state in grado di tenere il ritmo delle precipitazioni. Conseguentemente, una parte dell’acqua ha invaso le zone di stoccaggio», ha dichiarato un portavoce. 

Il liquido fuoriuscito è contaminato dallo stronzio-90, elemento fortemente radioattivo. A questo punto la stessa Tepco ha spiegato che installerà 30 nuove pompe per evitare che la stessa situazione possa riprodursi in futuro. Ma è proprio questo uno dei punti più problematici della vicenda: dal giorno dello tsunami che ha colpito l’impianto, una lunga serie di problemi, più o meno gravi, si è presentata sia a causa di errori umani, sia proprio per via della precarietà delle infrastrutture presenti attualmente nella centrale. Lo stesso sistema di decontaminazione, che dovrebbe trattare l’acqua radioattiva, si ferma continuamente a causa di problemi tecnici. Mentre un nuovo sistema, più sicuro ed efficiente, sarà sviluppato da Toshiba e Hitachi, ma ci vorrà un anno prima che sia operativo.