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Le radiazioni di Fukushima arrivano in Alaska

I livelli registrati sulle coste sono superiori al normale, e potrebbero raggiungere quelli degli anni Sessanta, in piena Guerra Fredda. Gli scienziati non assicurano che ...

  L’eco radioattiva di Fukushima è arrivata in Alaska . Ad affermarlo sono alcuni scienziati della University of Alaska che nel loro lavoro di monitoraggio delle coste hanno già rilevato la presenza di elementi derivanti dalla catastrofe nucleare verificatasi in Giappone nel marzo del 2011.  

La scoperta – riferisce il sito dell’emittente televisiva americana CBS News – è particolarmente preoccupante a causa del rischio di contaminazione della fauna e della flora marine. Secondo Douglas Dasher, ricercatore impegnato nell’attività di controllo, le radiazioni nelle acque in prossimità delle coste potrebbero tornare a toccare i livelli registrati nel corso della Guerra Fredda: «Alcuni modelli indicano che si potrebbe arrivare a toccare i dati degli anni Sessanta». 

Quanto ai rischi per la salute umana, per ora gli scienziati spiegano che non è certo che la contaminazione possa raggiungere livelli pericolosi, ma che occorrerebbero altri dati per poter valutare appieno la situazione. «La preoccupazione maggiore è nella catena alimentare – ha spiegato John Kelley, professore emerito all’università dell’Alaska -, e ad oggi nessuno può affermare con certezza che essa è sicura».