A Padova sta nascendo un ambulatorio popolare
Questa storia dal futuro parla di un'idea diversa di cura, che l'Assemblea Salute e Cura di Padova vuole costruire con un ambulatorio popolare
La storia dal futuro di oggi parla di cura, e racconta di un ambulatorio popolare che sta per nascere a Padova. Nel suo fumetto “I sentimenti del principe Carlo” la fumettista femminista svedese Liv Strömquist scrive: «Non si può prescindere dalla responsabilità che abbiamo nel mostrare premura e nel prenderci cura gli uni degli altri e della natura. Il presupposto per provare la sensazione di “libertà” è che un prendersi cura infinito e invisibile venga praticato intorno a noi tutto il tempo, in origine dalla stessa madre terra».
Cosa vuol dire prendere in cura
Cosa vuol dire “curare” e in che modo la medicina cui siamo abituati riesce a farlo? Qual è lo scarto tra fornire assistenza medica e prendere realmente in cura chi ha bisogno di un supporto globale, che prescinde dall’ambito sanitario? L’esperienza che abbiamo fatto ormai cinque anni fa, la prima pandemia della nostra epoca, ci ha insegnato che ci sono meccanismi di protezione sociale e di tutela dell’altro che estendono la nozione di cura. C’era chi si preoccupava di consegnare la spesa ai soggetti più fragili; chi lavorava per garantire test, al tempo costosissimi, a chi non poteva permetterselo. Chi ha trasformato i propri spazi, inutilizzati per le restrizioni legate al Covid19, in un luogo di accoglienza.
Allo stesso tempo una maggiore consapevolezza dei presupposti razzializzanti e discriminatori che in generale fondano le nostre società ci sta insegnando come si applichino alla medicina. È da tempo ormai che siamo consapevoli che gran parte di quello che sappiamo, studiamo e curiamo è frutto di una visione parziale, che incarna nel maschio bianco il soggetto su cui si basa larga parte della nostra conoscenza medico-scientifica. Ed è da tanto, per fortuna, che ci interroghiamo su come intervenire su questo paradigma.
A Padova sta nascendo un ambulatorio popolare
A Padova un gruppo di persone impegnate a vario titolo in ambito medico e sanitario da due anni si impegna per immaginare una cura diversa. Si chiamano Assemblea Salute e Cura e operano a Palestro, un quartiere popolare in cui gran parte delle case, mi raccontano, è vuota. Sono state svuotate, mi raccontano, con la motivazione di una ristrutturazione che poi non è mai partita.

L’Assemblea ha lanciato da poco un crowdfunding su Produzioni dal Basso: l’obiettivo è aprire un ambulatorio popolare a Palestro. Il progetto è nato insieme all’assemblea, nel 2023, ma questi due anni sono serviti a pensare come realizzarlo, estendere la rete necessaria a farlo funzionare, individuare gli spazi idonei. Dare sostanza all’idea.
Quando, dove e per chi?
La sede dell’ambulatorio saranno gli spazi di Quadrato Meticcio, un’associazione che dal 2007 ha portato nel quartiere lo sport popolare, eventi per costruire socialità e comunità e tante iniziative culturali. L’intenzione è aprire il prima possibile, anche a marzo o aprile se si riesce. In un primo tempo le attività saranno limitate e principalmente di orientamento. Prevedono di poter partire subito con le attività che non richiedono l’acquisto di strumentazione specifica come lo sportello psicologico e le consulenze mediche e fisioterapiche. Poi, col tempo, diventare un vero e proprio studio medico.
«Le persone a cui ci rivolgiamo non hanno accesso alla sanità pubblica – spiegano –. Capita spesso che si trovino a fare un esame in pronto soccorso e poi non siano in grado di interpretarne il referto». I servizi offerti potranno, ad esempio, essere un ponte per chi si rivolge a Open Gate, uno sportello legale per migranti del territorio, e altri enti del terzo settore. Le prestazioni saranno svolte in rete con altri ambulatori popolari e un focus specifico sarà dedicato alla salute mentale. «È un tema attuale e incredibilmente sottovalutato. Specie per la popolazione universitaria in città».

Una storia dal futuro: la cura come dovrebbe essere
Da quando si è costituita, l’assemblea si impegna a diffondere un’idea diversa di medicina attraverso iniziative pubbliche. Diritto alla salute nelle carceri, razzismo in medicina, violenza ginecologica sono stati alcuni dei temi trattati. Il punto è costruire un’idea diversa della medicina e della cura. «Non ci interessa – mi hanno spiegato – essere una stampella del sistema sanitario. Il nostro scopo è costruire una cura diversa, evoluta rispetto al razzismo, al sessismo e alle dinamiche escludenti che la medicina cui siamo abituati, ancora, riproduce».
Se ti è piaciuta questa storia, iscriviti alla newsletter Storie dal futuro.