La gestione della As Roma è perfetta per spiegare il caos di cui si nutre la finanza
Giocatori, allenatori e dirigenti cambiati in serie senza risultato. La As Roma rappresenta l’irrazionalità del mondo finanziario
«Il più grande inganno del diavolo è far credere che non esiste», diceva, parafrasando Baudelaire, il perfido Kayser Soze nel film I soliti sospetti. Allo stesso modo, si potrebbe sostenere che il più grande inganno della finanza sia quello di presentarsi come un sistema economico (e sociale) perfettamente razionale. Quando invece tutto è affidato al caos, e al caso. Lo dimostra ancora una volta il mondo del calcio. Da un lato, i fondi finanziari che detengono oramai oltre la metà delle grandi squadre di calcio europee annunciano ai quattro venti che il loro modello gestionale è puramente matematico. E per questo si affidano alla raccolta dei dati e ai responsi degli algoritmi. Poi, nella realtà, si affidano a quelle società globali che gestiscono calciatori, allenatori e dirigenti. In altre parole, ai cari vecchi procuratori.
A dimostrarlo sono le ultime vicende della As Roma, dal 2020 di proprietà della società di gestione patrimoniale The Friedkin Group. Le premesse erano quelle di una gestione razionale del club, improntata su scouting e algoritmi. E sul famoso modello moneyball che avrebbe portato calciatori, allenatori e dirigenti giovani e dal futuro promettente. Il risultato invece è quello di trovarsi in pieno caos, con un futuro già collassato su un presente fatto di dirigenti sostituiti in continuazione. Quattro allenatori cambiati in pochi mesi. E giocatori non più giovanissimi, per non dire anziani. Tutti presi seguendo non tanto i complessi algoritmi ma le semplici indicazioni dei procuratori di riferimento.
Senatus populusque romanus: ovvero GRSports Football Agency e Caa Base Ltd
Due in particolare sono le società cui si rivolge la As Roma: GRSports Football Agency e Caa Base Ltd. Nulla di male in sé, e tutto lecito, per carità. Ma è assai istruttivo indagare lo iato esistente tra come il mondo finanziario rappresenta se stesso e come poi agisce sul campo. GRSports Football Agency di Giuseppe Riso, secondo il portale specializzato Transfermarkt, è l’agenzia di procuratori con il più alto valore di mercato in Italia: 366 milioni di euro. Tra i suoi assistiti più noti Sandro Tonali: dal Milan al Newcastle nel 2023 per 60 milioni di euro più bonus. Davide Frattesi: lo stesso anno dal Sassuolo all’Inter per 32 milioni. E Alessandro Buongiorno: dal Torino al Napoli nel luglio 2024 per 35 milioni.
Cresciuto alla scuola di Adriano Galliani, una volta Giuseppe Riso gestiva buona parte dei calciatori del Milan. Adesso chissà perché quelli del Monza. Ma soprattutto ora ha la procura di Bryan Cristante, Gianluca Mancini e Tommaso Baldanzi. Arrivati alla Roma rispettivamente nel 2019 per 22 milioni dall’Atalanta, nel 2020 per 24 milioni sempre dall’Atalanta e lo scorso febbraio per 10 milioni più bonus dall’Empoli. Ma non è finita qui, perché tra gli allenatori, oltre a Raffaele Palladino e Fabio Grosso, la GRSports gestisce la procura di Ivan Juric. E Riso infatti era a Trigoria il pomeriggio in cui fu esonerato Daniele De Rossi e arrivò il tecnico croato. E, anche in questi giorni seguenti l’esonero di Juric, le cronache raccontano che Riso è in stretto contatto con la famiglia Friedkin. Per la scelta del nuovo tecnico, non necessariamente della sua scuderia. O di chissà di chi altro.
As Roma, dove i Friedkin vendono più sogni che solide realtà
Altra società di cui si ha cominciato da poco a servirsi la Roma è Caa Base Ltd, agenzia globale con base a Londra che un paio di anno fa inglobò la Icm Stellar Sport. Caa Base è parte della Creative Artists Agency Llc, la superpotenza di François-Henri Pinault (gruppo Kering, ovvero Gucci, Yves Saint Laurent, Balenciaga, e via dicendo) che gestisce le celebrità di Hollywood, da Beyoncé a DiCaprio. E attraverso la sua sussidiaria si occupa dello sport, a partire dalla Nba. Non poteva quindi mancare un abboccamento con il calcio europeo, oramai sempre più in mano a fondi americani. Per quello che riguarda il parco giocatori, CAA Base Ltd ne gestisce oltre 600, per un valore di mercato di 1,25 miliardi. A partire da Cole Palmer (valore 90 milioni) e James Maddison (70) fino allo juventino Bremer (60).
In Italia uno dei suoi referenti è Paolo Busardò, anche lui di casa a Trigoria. Anche se l’unico giocatore che ha portato finora è stato lo svincolato Hermoso, che ha firmato con Caa Base proprio questa estate un attimo prima di passare alla Roma. Poi ci sono gli allenatori, da Carlo Ancelotti a Ange Postecoglu, passando per lo svincolato Frank Lampard, il cui nome non a caso è girato a lungo nei media romani per sostituire Juric. Ma Caa Base è appunto una multinazionale che offre anche servizi di consulenza. Quindi potrebbero essere loro a favorire l’arrivo di altri tecnici non necessariamente della loro scuderia. Anche perché voci di corridoio sussurrano che Busardò stia sostituendo Riso nelle grazie dei Friedkin. Inoltre, e questo è il punto, si occupa anche del reclutamento di direttori sportivi e figure dirigenziali.
I nuovi procuratori sono multinazionali che non portano solo calciatori, ma anche allenatori e dirigenti
Non è escluso che sia quindi CAA Base Ltd a fornire al club giallorosso il Ceo per sostituire la dimissionaria Lina Souloukou e uno o più dirigenti per affiancare o sostituire l’attuale direttore sportivo Florent Ghisolfi. Ovviamente la As Roma è stata utilizzata a scopo puramente dimostrativo. La stessa cosa potrebbe dirsi dell’Ac Milan, altro club in mano a un fondo d’investimento americano che prometteva giovani, algoritmi e moneyball. E si è trovato – chissà perché – ad acquistare solo giocatori di mezza età con un passato nel Chelsea. O di un qualsiasi club della Premier League, lì dove pulsa il cuore finanziario del calcio europeo, che promette razionalità e offre solo caos. E infatti, a chiudere il cerchio, non è un caso che The Friedkin Group abbia appena acquistato un club inglese come l’Everton.