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Brasile, Greenpeace denuncia un traffico illecito di legname

L'associazione ha spiegato di aver monitorato uno sfruttamento clandestino di alberi nella foresta amazzonica. Destinazione dei carichi: quattro Paesi europei.

 Alberi abbattuti clandestinamente nella foresta amazzonica brasiliana e trasportati nottetempo in quattro Paesi europei: Francia, Belgio, Svezia e Paesi Bassi . La denuncia arriva da Marina Lacorte, portavoce di Greenpeace , che parlando all’agenzia France Presse ha spiegato come l’organizzazione non governativa abbia scoperto il traffico illegale grazie ad un’inchiesta nella regione di Santaem , nel Nord del Paese latinoamericano.

I quattro Stai europei, ha spiegato l’associazione, hanno intrattenuto tra i mesi di gennaio e di agosto del 2014 una relazione commerciale diretta con tre aziende che sarebbero coinvolte nella vicenda: la Rainbow Trading Importação e Exportação LTDA, la Comercial de Madeiras Odani LTDA e la Sabugy Madeiras LTDA. Grazie ad un sorvolo effettuato sulla zona, è stato possibile individuare «una serie di strade aperte nella foresta», ha spiegato un giornalista dell’agenzia transalpina. «Si tratta di vie difficilmente visibili attraverso le immagini satellitari», ha aggiunto Lacorte.

Per monitorare il tragitto effettuato dai camion carichi di legname, Greenpeace ha nascosto negli stessi degli apparecchi simili ai GPS: dall’analisi se ne deduce che i documenti di viaggio ufficiali «non sono in grado di garantire l’origine legale della merce». Per questo l’associazione ha lanciato un appello al governo brasiliano, affinché riveda tutte le autorizzazioni concesse negli ultimi anni e riprenda il controllo diretto delle attività (ad oggi demandato agli Stati federali).