Carbone, le Ong ecologiste francesi a Hollande: «Mantenga gli impegni»
Le associazioni hanno scritto una lettera e sono state ricevute dal presidente francese.
Alcune Ong ambientaliste hanno manifestato ufficialmente, venerdì scorso, al governo di Parigi il loro timore che lo stesso esecutivo si rimangi la parola in tema di sostegno alla costruzione di centrali a carbone .
Alla fine del 2014, infatti, nel corso di una conferenza sull’ambiente, il presidente francese François Hollande aveva fatto sapere di voler bloccare «ogni tipo di credito all’esportazione» di progetti che implicano l’utilizzo della fonte fossile senza sistemi di stoccaggio della CO2. Un modo, aveva spiegato, di rafforzare l’azione della Francia nella lotta ai cambiamenti climatici. Lo stesso impegno era stato riaffermato all’inizio di febbraio dal primo ministro Manuel Valls.
Ora però, il governo starebbe immaginando di mantenere intatti i finanziamenti fino al 2020. «A cinque mesi dalla Cop21, sarebbe inaccettabile che si facesse retromarcia sugli annunci del 2014», hanno scritto in una lettera indirizzata all’Eliseo le associazioni Les Amis de la Terre e Oxfam, assieme alla Fondazione Hulot. In particolare, il dito è puntato contro le garanzie pubbliche che potrebbero essere concesse al colosso Alstom, con l’obiettivo ufficiale di scongiurare la perdita di posti di lavoro.