CasaClima: più di un certificato, un modello di costruire sostenibile
Dal 22 al 25 gennaio a Bolzano Klimahouse, l'evento dedicato alla sostenibilità nel costruire. CasaClima è una certificazione energetica, ma soprattutto qualità dell'abitare e rispetto per il Pianeta
Case (o meglio edifici di qualsiasi genere) il cui fabbisogno energetico (per riscaldamento, raffrescamento, illuminazione) sia ridotto il più possibile e che massimizzino l’uso di un’impiantistica moderna ed efficiente, che sfrutti le fonti energetiche rinnovabili. Questo è Casaclima, una certificazione energetica, ma soprattutto uno standard di edilizia sostenibile, che mette al primo posto la qualità, del costruire e del vivere.
“Costruire bene, vivere bene”: questo il claim dell’edizione 2020, la quindicesima, di Klimahouse (a Bolzano dal 22 al 25 gennaio), la manifestazione ideata nel 2006 da Fiera Bolzano e dall’agenzia Casaclima, dedicata alle nuove frontiere dell’efficienza energetica e dell’edilizia sostenibile a livello internazionale.
Perché gli spazi abitativi hanno una profonda influenza sulla vita di tutti i giorni. Non solo, Klimahouse 2020 intende anche sottolineare la nuova centralità assunta dall’uomo in rapporto all’ambiente abitativo e lavorativo che lo circonda.
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Le responsabilità verso il Pianeta
Gli edifici sono responsabili di oltre un terzo delle emissioni climalteranti. Il contributo della certificazione CasaClima diventa quindi determinante nella politica climatica.
Rispetto agli edifici esistenti una moderna costruzione che rispetti lo standard CasaClima può risparmiare più del 90% di energia.
«In pochi altri settori dell’attività umana i combustibili fossili possono essere così facilmente sostituiti da energie rinnovabili come nel mondo dell’edilizia», spiega a Valori Thomas Mur, direttore di Fiera Bolzano.
La tecnologia c’è
«Le tecnologie digitali consentono di costruire in modo notevolmente più veloce e con una qualità più elevata, utilizzando meno materiali e risorse. Offrono così una soluzione alle notevoli sfide ecologiche, economiche e sociali dell’edilizia», aggiunge Achim Menges, fondatore e direttore dell’Istituto di progettazione e costruzione computazionale dell’Università di Stoccarda.
«Progettisti, ingegneri, architetti, imprese, innovatori, amministratori locali, ma anche privati hanno il dovere di proteggere il Pianeta e il diritto di ideare uno spazio in cui vivere sia più confortevole, che consumi meno energia e che inquini meno», spiegano da Klimahouse.
Ben più di una certificazione energetica
Nata nel 2002 come certificazione obbligatoria per la provincia di Bolzano, oggi Casaclima non è più solo un certificato, è uno standard di riferimento, sinonimo di “costruire sostenibile”.
«La prima CasaClima è stata certificata a Soprabolzano nel 2002 – racconta Thomas Mur – Da allora l’edilizia e lo stesso sistema di certificazione altoatesino si sono notevolmente evoluti. Costruire edifici energeticamente efficienti da evento pionieristico si è trasformato negli anni in un preciso standard edilizio, seguito e imitato in tutta Italia e in molti Paesi nel mondo».
10.000 case sostenibili
Il 27 giugno 2019 è stata consegnata la targhetta CasaClima numero 10.000, a un edificio nel comune di Laion. Case singole, condomini, hotel o torri per uffici: diecimila edifici in tutta Italia soddisfano oggi i criteri degli standard di qualità CasaClima.
Lo standard di qualità CasaClima è considerato un riferimento in Italia e nel mondo. Sono già più di duemila le CaseClima certificate fuori dall’Alto Adige. Dalla Sicilia alla Valle d’Aosta, ma anche in Austria, Svizzera, Germania, Spagna e nel 2019 anche in Grecia. Nel passato ci sono state richieste anche dalla Cina e dal Sud America.
Qualità elevata nel costruire e nell’abitare
«Ma, al di là del risparmio energetico, obiettivo che resta comunque fondamentale e che con Casaclima raggiunge livelli elevatissimi – continua Mur – ci sono altri due aspetti fondamentali di questo standard edilizio: primo, l’idea del costruire bene, la qualità che accompagna tutte le fasi, dalla progettazione alla costruzione di ogni dettaglio».
«La prima sfida di Casa clima è stata formare dei professionisti che sapessero mettere in pratica uno standard così elevato: dal progettista a ogni artigiano coinvolto nella costruzione».
Secondo aspetto fondamentale per Thomas Mur è la qualità dell’abitare: «Fondamentale per CasaClima l’attenzione al confort abitativo, che significa garantire benessere e salute a chi abita le case. Si traduce in un’attenzione a ogni dettaglio di una casa: dalla scelta dei materiali alla qualità dell’aria».
«Se si costruisce bene oggi, una casa sarà sostenibile per le generazioni future»
Oltre l’Alto Adige. Ma serve volontà, anche politica
Ma è possibile portare lo standard Casaclima oltre i confini dell’Alto Adige? «Certamente sì, ma serve il contributo di tutti gli attori coinvolti, a partire dagli amministratori pubblici, fino a ogni figura professionale coinvolta – risponde Thomas Mur – Quando è nato questo certificato 17 anni fa a Bolzano è stato imposto da una norma e accompagnato da incentivi. Se una città, una regione, uno Stato vuole intraprendere la strada della sostenibilità del costruire deve pretendere che vengano applicati elevati standard come quelli di Casaclima. Ma non si può pensare che nasca spontaneamente. Soprattutto all’inizio serve una guida dall’alto. E serve una cultura della sostenibilità a tutti i livelli».
«Noi ci basiamo su un ecosistema di valori che vede nel costruire bene il cuore di tutto quello che facciamo – spiegano gli organizzatori di Klimahouse – Un ecosistema che può e deve alimentare una comunità di persone che vogliono vivere in modo responsabile, all’interno di spazi ed edifici che rispettano l’ambiente, prendendosene cura».
La cultura parte dalle scelte individuali
«Per avere una casa che rispetti l’ambiente bisogna iniziare dalle abitudini e dalle scelte individuali», aggiunge Mur:
«Abbassare di 1 grado la temperatura in casa porta a un risparmio del 6%, di emissioni inquinanti, ma anche di costi. Che benefici porteremmo al Pianeta se lo facessimo tutti?».
«Fondamentale poi tenere acceso e vivo il dibattito per trovare nuove soluzioni del costruire sostenibile, coinvolgendo tutto l’ecosistema dell’edilizia, i decisori politici, la comunità scientifica, il mondo dell’università e della ricerca. Anche questo è un compito dell’agenzia CasaClima», continua Mur.
Il fattore costi
Un punto centrale, che può costituire un ostacolo nell’applicazione del modello Casaclima sono i costi. «È una delle sfide attuali dell’agenzia casaClima: ridurre i costi di costruzione per l’edilizia abitativa sostenibile – spiega ancora Mur – Ormai in termini di soluzioni per l’efficienza energetica abbiamo raggiunto livelli di eccellenza, ora stiamo lavorando per contenere i costi.
Bisogna pensare che investendo oggi si otterrò un risparmio del 70% in bolletta per i prossimi 20 anni.
Ma stiamo cercando di mettere insieme delle soluzioni sempre più accessibili anche dal punto di vista dell’investimento iniziale».