Comunità energetiche in Italia, il ministro dell’Ambiente firma il decreto
Il ministro Pichetto Fratin ha firmato il decreto per lo sviluppo delle comunità energetiche rinnovabili. Ora basta parlare di nucleare
Dopo il via libera da parte della Commissione europea al piano italiano da 5,7 miliardi per promuovere le comunità energetiche rinnovabili, ecco arrivare il decreto italiano firmato dal ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin. Un passo fondamentale verso la transizione energetica dell’Italia.
Il provvedimento del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, che è stato ufficialmente trasmesso alla Corte dei Conti, è composto da due misure cruciali, entrambe progettate per incentivare la diffusione delle energie rinnovabili sul territorio nazionale. La prima consiste in un contributo a fondo perduto, mentre la seconda prevede l’implementazione di una tariffa incentivante sull’energia rinnovabile prodotta e condivisa. Due misure che sostengono attivamente le Cer, le comunità energetiche rinnovabili.
Le comunità energetiche, possibilità concreta di transizione energetica
Le comunità energetiche rinnovabili offrono la possibilità di coinvolgere attivamente i cittadini nella produzione di energia pulita, facendoli diventare non solo consumatori di energia ma anche produttori: i cosiddetti prosumers. Un comportamento che promuove la consapevolezza ambientale e la partecipazione della comunità alla diffusione di energia rinnovabile.
In questo quadro, il contributo a fondo perduto fornirà un sostegno economico diretto per l’avvio e lo sviluppo di progetti legati alle comunità, riducendo i costi iniziali e facilitando l’accesso a questa forma di produzione energetica condivisa. Allo stesso tempo, l’implementazione di una tariffa incentivante fornirà un ulteriore sostegno finanziario per coloro che adottano e condividono soluzioni energetiche rinnovabili.
Comunità energetiche a FestiValori 2023Le comunità energetiche rinnovabili sono comparse per la prima volta in Parlamento nel febbraio 2020, a opera dell’allora senatore del Movimento 5 stelle Gianni Girotto. Sono passati tre anni da allora: meglio tardi che mai, ma ora è necessario accelerare e abbandonare il discorso relativo al ritorno al nucleare, considerando che nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) sono previsti 2,2 miliardi per dare impulso alle comunità energetiche rinnovabili.
Per i sostenitori delle Cer, si tratta di misure che non solo favoriranno la transizione verso fonti energetiche più pulite ma stimoleranno anche la crescita economica locale e della filiera del fotovoltaico, creando nuove opportunità occupazionali nei settori legati alle energie rinnovabili. Uno slancio energetico di cui si sentiva il bisogno.