A Milano dal 12 al 15 ottobre il Congresso mondiale per la giustizia climatica

A Milano un appuntamento che riunirà attiviste e attivisti da tutto il mondo per un Congresso mondiale per la giustizia climatica

World Congress for Climate Justice
World Congress for Climate Justice
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Siamo nel pieno di un’estate rovente. A giugno per la prima volta abbiamo superato la soglia di +1,5°C e a luglio si sono susseguiti record di temperatura media della Terra da quando siamo in grado di misurarla. Veniamo da un anno in cui a lunghi periodi di terribile siccità si sono alternate alluvioni che hanno fatto raffiche di vittime, danni, sfollati. Ricordiamo l’Emilia Romagna e prima le Marche, Ischia ma anche il Pakistan e la Nigeria. Manca l’acqua, si perdono i raccolti.

La risposta dei governi è stata inasprire la repressione nei confronti degli attivisti. Per stare in Europa, gli esempi più recenti sono la legge del governo Meloni che prevede fino a 60mila euro di multa e carcere per gli ecoattivisti e l’eclatante scioglimento di Soulevement de la Terre in Francia. Ma anche la morte di Manuel Esteban Paez Teràn, attivista di 26 anni, ucciso da un poliziotto mentre difendeva la Weelaunee Forest, il polmone verde di Atlanta, in Georgia. Negli ultimi dieci anni sono stati più di 1700 gli attivisti per l’ambiente uccisi. 

E ora la prospettiva a livello istituzionale è una Cop28 che si terrà a Dubai, letteralmente nella tana del lupo fossile, presieduta dal direttore generale della principale agenzia petrolifera degli Emirati Arabi Uniti (ADNOC).

È stato con questo caldo, con questa rabbia e con questo desiderio di rovesciare priorità, poteri e valori malati che abbiamo raccolto l’urgenza di riunire attivisti dell’ecologismo radicale da tutto il mondo per guardarci in faccia, confrontarci, raccontarci storie di territori e di lotte vicine e lontane e trovare insieme strategie comuni. 

Attiviste e attivisti da tutto dai principali movimenti di giustizia climatica del mondo

Il Congresso Mondiale per la Giustizia Climatica (World Congress for Climate Justice) si terrà a Milano dal 12 al 15 ottobre. Sarà ospitato dall’Università Statale di Milano e in parte dallo Spazio Pubblico Autogestito Leoncavallo.

Da diversi mesi abbiamo costruito un comitato organizzativo composto da Ecologia Politica, Institute of Radical Imagination, XR, Fridays for Future, Ultima Generazione, Comitato Acqua, Our Voice, oltre che spazi sociali, collettivi studenteschi e singoli attivisti, e ci siamo riuniti al Piano Terra, spazio occupato del quartiere Isola. Fin dall’inizio siamo stati sostenuti da Bologna for Climate Justice e dal Torino Climate Social Camp e col tempo abbiamo raccolto adesioni da tutta Italia e da tutto il mondo. Fra gli altri Ende Gaelende, Soulèvements de la Terre, Climáximo, Rise-up Uganda, Defend Atlanta Forest, Colectivo Yasunidos, Via Campesina.

Il programma del Congresso mondiale per la giustizia climatica

Si aprirà con la conferenza stampa di giovedì 12 ottobre alle 11.00 alla Casa della Cultura di Milano. Quel pomeriggio si terranno workshop di arte ecoattivista nei chiostri dell’Università Statale e contemporaneamente l’assemblea europea di Stay Grounded European Network. 

Il venerdì sarà il giorno dei seminari aperti. Si discuterà di giustizia climatica, deforestazione, patriarcato, discriminazioni, neo-colonialismo. Parleranno collettivi provenienti dall’Uganda, dal Messico, dal Brasile, dall’Ecuador, da tutto il mondo, e poi dall’Europa, dall’Italia, da Milano. 

Sabato 14 sarà la giornata delle assemblee tematiche. I circa 200 delegati discuteranno sui principali temi dell’anticapitalismo verde, cercheranno parole d’ordine, tattiche e strategie, formuleranno dichiarazioni e faranno progetti nel tentativo comune di contrastare il capitalismo fossile. Esponenti dei maggiori movimenti (FFF, XR, UG, Ende Gelaende etc) si confronteranno su modelli di rivolta climatica e opportunità per costruire un fronte comune contro il capitale fossile e la repressione. Si cercheranno sintesi politiche fra le grandi correnti dell’anticapitalismo verde come Ecologia sociale, Eco-marxismo e Anarco-ecologismo; si discuterà di ecotransfemminismo e strategie climatiche intersezionali; si affronterà il tema dell’agroecologia mettendo in comunicazioni esperienze che vano da Urupia o Mondeggi in Puglia e Toscana a Via Campesina e CGLTE-OA in America Latina e Africa Occidentale. Si parlerà di rifugiati climatici e razzismo istituzionale.

Domenica 15 ottobre termineremo con un’assemblea plenaria conclusiva in cui far confluire idee e sinergie per un conflitto climatico che sia di classe e transnazionale. 

Speriamo di uscire da questi quattro giorni con il testimone di WCCJ da lasciare a chi vorrà e una nuova ondata di attivismo per la giustizia climatica forte delle alleanze che avremo costruito.

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Per aiutarci a rendere accessibile il meeting alle delegazioni più distanti e ai movimenti colpiti più duramente da estrattivismo e ingiustizia sociale, potete contribuire con una donazione al crowdfunfing.