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Disastri naturali, Croce Rossa: nel 2013 meno morti ma più rischi

Il numero di decessi legati ad eventi estremi è sceso, lo scorso anno, rispetto al 2012. Ma frequenza e pericolosità delle catastrofi continuano ad aumentare.

  Le catastrofi naturali hanno ucciso, nel 2013, meno rispetto all’anno precedente: “solo” 22 mila persone in tutto il mondo. Ma il cambiamento climatico sta aumentando in modo sensibile la frequenza e la pericolosità degli eventi estremi . A spiegarlo è il rapporto annuale dell’International Federation of Red Cross and Red Crescent Societies (IFRC ), che spiega come il clima stia sempre più «provocando casi di distruzione dei mezzi di sussistenza » nonché «incrementando la nostra vulnerabilità ». «Le tensioni generate sui sistemi sociali ed economici portano il Pianeta in una nuova era di rischio», ha aggiunto il segretario generale dell’organizzazione, Elhadj As Sy, secondo quanto riportato dall’agenzia AFP.  

Lo scorso anno, l’evento che ha provocato il maggior numero di morti è stato il tifone Haiyan, che ha colpito la provincia di Leyte nelle filippine nel mese di novembre: i decessi accertati sono stati quasi 8 mila. Impressionante (sebbene anch’esso in calo) anche il numero di persone colpite a vario titolo dalle catastrofi naturali: ben 100 milioni di individui, la cui maggior parte vive in Asia. 

A preoccupare, aggiunge il rapporto, non sono soltanto i cambiamenti climatici rapidi, ma anche la crescita della popolazione e il processo di urbanizzazione nei Paesi in via di sviluppo: un mix che incrementa il numero di persone a rischio. Per questo, l’IFRC chiede ai governi di impegnarsi maggiormente, soprattutto nelle aree più pericolose.