Doha, la Svizzera sosterrà il prolungamento del protocollo di Kyoto
Il Consiglio federale elvetico ha indicato alla propria delegazione di appoggiare il cosiddetto protocollo di "Kyoto 2", tentando di allineare anche altri Paesi.
La Svizzera è disposta a ridurre le proprie emissioni di CO2 del 20% di qui al 2020, rispetto ai livelli registrati nel 1990. E a raggiungere il 30% se anche altri Paesi si impegneranno a fare altrettanto. La decisione è stata presa ieri dal Consiglio federale, che ha così indicato alla delegazione svizzera che parteciperà ai negoziati di Doha, la prossima settimana, di schierarsi a favore di un prolungamento del protocollo di Kyoto.
In tal modo, la nazione alpina si allineerebbe a quanto indicato già dai Paesi membri dell’Unione europea, dalla Norvegia e dall’Australia. Berna, in particolare, si è impegnata a tentare di convincere anche altri governi ad abbattere le loro emissioni di gas a effetto serra, in ragione della loro forza economica. Alla conferenza di Durban dello scorso anno, infatti, fu deciso che non solamente le grandi potenze, ma tutti i Paesi del mondo avrebbero dovuto contribuire alla riduzione del surriscaldamento globale.
I delegati dei 190 Paesi partecipanti all’incontro, nell’ambito della 18esima Conferenza sul Clima delle Nazioni Unite, avranno tempo dal 26 novembre al 7 dicembre per riuscire a trovare un accordo.