Ecuador, raccolte le firme per un referendum sul petrolio
Un'associazione ambientalista ha annunciato di aver superato la quota minima di firme richieste per domandare una consultazione popolare sull'esplorazione nella riserva di Yasuni.
Un’associazione ecologista dell’Ecuador ha annunciato ieri di essere riuscita a raccogliere un numero sufficiente di firme per chiedere che venda indetta una consultazione popolare sull’esplorazione petrolifera nell’area di Yasuni , una riserva naturale unica, che ospita importanti giacimenti di idrocarburi .
Il gruppo ambientalista, chiamato Yasunidos e che milita con convinzione contro il progetto energetico, ha specificato di essere riuscito ad ottenere 727.947 firme, ossia una cifra superiore al 5% dell’elettorato. In questo modo, avrebbe superato la soglia minima necessaria per poter domandare l’organizzazione di un referendum. «Con queste firme – ha dichiarato Elena Galvez, presidente dell’associazione, secondo quanto riportato dall’agenzia AFP – dovremmo avere la garanzia che venga indetta una consultazione popolare». L’attivista, in ogni caso, non si fa troppe illusioni, e resta convinta del fatto che le autorità «ci metteranno i bastoni tra le ruote».
Lo scorso anno il Congresso dell’Ecuador aveva votato a favore dell’esplorazione petrolifera nel parco, allettato dal fatto che in esso si concentrerebbe il 20% delle riserve di greggio nazionali, ovvero 920 milioni di barili. Si tratta di un’estrazione difesa anche dal presidente Rafael Correa, che aveva lanciato invano un appello internazionale alla raccolta di fondi, in cambio del quale si era dichiarato pronto ad abbandonare il progetto.