Enti locali e derivati: l'importanza di parlare inglese (e conoscere la finanza)
Chi ha firmato i contratti non parlava inglese abbastanza bene da capirne i contenuti. Questa la linea di difesa della Regione Piemonte contro Dexia e ...
Chi ha firmato i contratti non parlava inglese abbastanza bene da capirne i contenuti. Questa la linea di difesa della Regione Piemonte contro Dexia e Intesa San Paolo che pretendono il pagamento immediato di 36 milioni di euro di interessi sui bond che la Regione aveva emesso nel corso del 2006.
Sembra una barzelletta, invece secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa Bloomberg è esattamente quello che è successo in un tribunale di Londra dove Dexia e Intesa San Paolo cercano di recuperare il proprio credito nei confronti della Regione Piemonte, che con una terza banca, Merrill Lynch, ha trovato un accordo privato di cui si ignora l’entità precisa.
Nel 2006 la giunta di Mercedes Bresso decise di finanziarsi emettendo quasi 2 miliardi di euro di obbligazioni e facendo ricorso, attraverso contratti con Dexia, Intesa San Paolo e Merrill Lynch, a contratti derivati per limitare le perdite in caso di eccessivo aumento dei tassi di interesse. Come abbiamo spiegato più volte, i derivati sono “scommesse” e come ogni scommessa si può vincere o, più probabilmente, perdere. Ed è quanto è successo al Piemonte, che si è trovato così a pagare interessi molto più alti sui propri bond. Nel 2012 la Regione ha smesso di pagare le rate alle tre banche sostenendo di essere stata truffata perché non sarebbe stato fatto tutto il necessario affinché i rischi fossero compresi prima della firma dei contratti. Impossibile, secondo la difesa, dato che l’allora assessore al Bilancio «parlava un inglese molto limitato e non ci si poteva aspettare che leggesse e capisse l’accordo che stava mettendo in atto».
Non è la prima volta che la scarsa dimestichezza tipicamente italiana con le lingue straniere serve da scusa ad enti locali per accusare di truffa istituti bancari. Nel 2010 il tribunale di Bari aveva chiesto a Merrill Lynch che i contratti comprendessero allegati in lingua italiana nell’ambito di un’inchiesta che ipotizzava il reato di truffa ai danni della Regione Puglia.
E anche il comune di Milano è stato truffato da quattro banche (Deutsche Bank, Depfa Bank, Ubs e Jp Morgan), condannate in primo grado dal tribunale di Milano lo scorso febbraio perché, secondo i giudici, il comune non aveva le competenze adeguate per comprendere i contratti che aveva sottoscritto.
E’ il tipico caso di toppa che è peggio del buco che vorrebbe coprire. E di situazione da cui non si può uscire con onore: sia che i contratti siano stati firmati senza comprenderne le implicazioni, sia che si avesse ben chiaro cosa significava sottoscrivere quel genere di accordi chi ha firmato non ha reso un buon servizio ai cittadini i cui interessi avrebbe dovuto rappresentare e difendere.