Exxon-Valdez, 25 anni dopo una ferita ancora aperta
Un quarto di secolo fa la petroliera disperdeva nel mare dell'Alaska 42 milioni di litri di greggio. Fu una catastrofe epocale. Seguita da una battaglia legale ...
Venticinque anni fa una petroliera carica di greggio, la Exxon-Valdez , naufragava di fronte all’Alaska , disperdendo in mare 42 milioni di litri di combustibile. Si trattò di una delle peggiori catastrofi ambientali della storia dell’umanità. Il liquido nero uccide oltre 250 mila uccelli , migliaia di balene e di altre specie marine. Le immagini dei cormorani ricoperti di petrolio scossero il mondo intero.
«Ancora oggi – ha spiegato all’agenzia AFP Steve Rothchild, membro di un’associazione ambientalista della Baia di Prince-William – resta in noi una sensazione di amarezza». Il colosso petrolifero ExxonMobil, infatti, secondo l’attivista «non ha mantenuto la promessa di riparare il danno causato. Dopo il processo, alle persone colpite sono stati concessi soltanto centesimi».
La compagnia era stata infatti condannata a risarcire 32 mila abitanti con 5 miliardi di dollari. Ma nel giugno del 2008, la Corte suprema degli Stati Uniti aveva ridotto enormemente la cifra, fissandola a 500 milioni.