False fideiussioni, 10 regole per mettersi in sicurezza

Piccolo vademecum per imprenditori, artigiani, famiglie, risparmiatori e pubbliche amministrazioni: ecco i controlli da fare prima di firmare un contratto per una garanzia

Nicola Borzi
Nicola Borzi
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In Italia operano bande criminali formate da falsi intermediari finanziari che, tramite reti non autorizzate di sedicenti broker, propongono ad aziende in difficoltà o a privati finte garanzie bancarie emesse surrettiziamente da primari istituti bancari italiani o internazionali.

Si tratta di una truffa: queste garanzie che, costruite a “regola d’arte” per imitare quelle vere, sono false e redatte spesso su copie perfette di carta intestata delle banche, con i riferimenti di reali funzionari e con firme falsificate o duplicate degli stessi funzionari di banca reali, che sono – come gli istituti di credito – all’oscuro di tutto.

Altre volte, invece, queste garanzie sono emesse da oscure società finanziarie o banche estere sconosciute, istituite ad hoc e che in seguito, dopo la raccolta dei premi, vengono fatte fallire o mandate in bancarotta, con l’effetto che i “pezzi di carta” da loro emessi non hanno più alcuna validità legale.

Le regole per difendersi

In caso di offerta di una fideiussione o garanzia bancaria per conto di una banca, una finanziaria o un ente, occorre effettuare con molta attenzione, in proprio o attraverso la propria banca, alcuni controlli.

1. Verificare le autorizzazioni del broker

Innanzitutto occorre verificare l’identità e le autorizzazioni del broker e della società che hanno proposto/intermediato la garanzia, anche per quanto riguarda i compensi (premi) che devono essere pagati.

Nessun soggetto terzo è legittimato a chiedere pagamenti a titolo di commissioni per l’emissione di una garanzia da parte di una banca.

2. Mai pagare somme a soggetti diversi dalla banca

Se la garanzia viene proposta da soggetti diversi dalla banca (come, broker, intermediari, agenti, eccetera) e fuori dai locali commerciali della stessa banca, è meglio non pagare loro alcuna somma.

3. Diffidare da chi promette tempi rapidissimi

Occorre poi diffidare sempre di chi promette con certezza l’emissione di una garanzia bancaria in tempi rapidissimi: l’emissione di una garanzia bancaria prevede dei tempi tecnici di istruttoria e di delibera che non vengono mai “velocizzati”.

4. Controlare i recapiti. Occhio ai siti clone

Bisogna verificare sempre i recapiti indicati nel documento: controllare l’indirizzo di posta elettronica, il sito web, i numeri di telefono. Spesso le truffe prevedono siti clone, utilizzano indirizzi e-mail non autorizzati e differenti da quelli ufficiali della banca coinvolta, numeri di telefono e recapiti fraudolenti: tutte queste informazioni possono essere controllate contattando l’ente coinvolto, ad esempio con i numeri e/o le email di contatto per i clienti che sono a disposizione sul sito web della banca.

5. Fare una verifica con la banca

Infine, occorre sempre richiedere la verifica di autenticità della fideiussione alla banca o tramite la propria banca: per verificare l’autenticità di una fideiussione è possibile rivolgersi direttamente alla banca o ente coinvolto o per tramite della propria banca, incaricandola di mettersi in contatto con l’emittente attraverso canali di comunicazione interbancaria sicuri e protetti, come il sistema Swift.

Le 5 “dritte” consigliate da Banca d’Italia

Sul suo sito, Banca d’Italia dal 2015 ha proposto una serie di regole di difesa per chi richiede una fideiussione. Alcune di queste sono datate, perché considerano la situazione regolamentare precedente alla riforma del Testo unico bancario, ma altre restano comunque valide in quanto “buone pratiche” che è consigliabile seguire in ogni caso. Ecco le regole indicate da Banca d’Italia:

  • Se rappresenti un ente statale, territoriale o in generale un settore della pubblica amministrazione oppure una stazione appaltante ai sensi del “codice dei contratti pubblici” e devi accettare una garanzia finanziaria, puoi ammettere garanzie emesse dalle banche e dalle compagnie di assicurazione, nonché – se le norme di settore lo consentono – dalle “vecchie Finanziarie 107”, dai “Confidi 107” o dalle “nuove Finanziarie 106”. Pertanto, prima di accettare una garanzia da una società finanziaria, individua la normativa applicabile all’attività di interesse – su cui peraltro la Banca d’Italia non ha competenza – ed effettua le necessarie verifiche. In nessun caso puoi accettare garanzie emesse da “vecchie Finanziarie 106” o da “Confidi minori”.

 

  • Se sei un’impresa e devi partecipare a una gara d’appalto o presentare una garanzia a favore dello Stato e di ogni altro ente della Pubblica Amministrazione, accertati previamente presso l’ente beneficiario di quali garanzie sono ammesse e comunque non sottoscrivere mai garanzie emesse da “vecchie Finanziarie 106” o da “Confidi minori”. Nel caso di rapporti tra imprese e con privati, accetta o sottoscrivi garanzie di “vecchie Finanziarie 106” solo dopo averne verificato la necessaria abilitazione sul sito della Banca d’Italia. Sottoscrivi garanzie rilasciate da Confidi minori se sei un associato e solo a garanzia di finanziamenti che hai richiesto a una banca o a un altro intermediario.

 

  • Se sei un privato cittadino, accetta o sottoscrivi garanzie rilasciate da “vecchie Finanziarie 106” (ad esempio, in un rapporto di locazione) solo dopo averne verificato la necessaria abilitazione sul sito della Banca d’Italia. Se devi acquistare un immobile da costruire, verifica che la garanzia fideiussoria che ti spetta per l’eventuale restituzione dell’anticipo versato sia rilasciata solo da banche, compagnie di assicurazione, da “vecchie Finanziarie 107” o dalle “nuove Finanziarie 106”.

 

  • Se una finanziaria estera ti offre una garanzia, verifica sempre che la societá sia iscritta negli elenchi tenuti dalla Banca d’Italia per accertare quali servizi può prestare. In caso contrario, la società non è abilitata ad operare in Italia e l’attività è abusiva.

 

  • Ricorda inoltre che è perseguibile penalmente chi ti propone, a titolo di mediazione o simile, garanzie emesse da soggetti non abilitati.

False fideiussioni, avevano tentato di acquisire Olidata: 8 arresti (16.01.18)

Le informazioni pubblicate sul sito della Banca d’Italia, costantemente aggiornate, permettono di risolvere gran parte delle questioni relative al rilascio di garanzie finanziarie.

La Banca d’Italia non fornisce pertanto risposta alle richieste relative a notizie, conferme di iscrizione o chiarimenti in genere che trovano soluzione nelle informazioni pubblicate.

Le segnalazioni e gli esposti pervenuti relativi ad abusi o comportamenti scorretti di intermediari iscritti negli elenchi tenuti dalla Banca d’Italia vengono acquisiti per le iniziative conseguenti. In presenza di adeguati riscontri, anche nell’attesa di definire le azioni amministrative necessarie, gli intermediari in questione vengono indicati nell’elenco.