«La Florida sarà la “Ground Zero” del cambiamento climatico»
Secondo una Ong americana lo Stato potrebbe perdere fino a 61 centimetri di costa entro il 2060, a causa dell'innalzamento del livello dell'oceano Atlantico.
Le spiagge della Florida e le sue infrastrutture costruite a pochi metri dal mare sono sempre più minacciate dall’innalzamento del livello dell’oceano Atlantico . A spiegarlo è stato nei giorni scorsi un gruppo di esperti e di parlamentari nel corso di un’audizione presso il Senato americano, tenutasi eccezionalmente nella città di Miami .
Secondo il senatore democratico Bill Nelson, la porzione di territorio più meridionale della Florida rischia di diventare la «Ground Zero» del cambiamento climatico. Il parlamentare ha sottolineato che i tre quarti dei 20 milioni di abitanti dello Stato vivono sulla costa, il che aumenta esponenzialmente i problemi legati alla crescita del livello del mare. L’Ong World Resource Insitute ha ricordato in questo senso che la Florida ha già perso 30 centimetri di costa a partire dal 1870. E le proiezioni indicano che, entro il 2060, il mare dovrebbe guadagnare ancora terreno (le stime parlano di ulteriori 23-61 centimetri).
«Ci troviamo su un suolo costituito da rocce sedimentarie calcaree, poroso ed imbevuto d’acqua. Costruire delle dighe non servirebbe a nulla: dobbiamo trovare soluzioni innovative», ha rincarato Nelson.