Questo articolo è stato pubblicato oltre 8 anni fa e potrebbe contenere dati o informazioni relative a fonti/reference dell'epoca, che nel corso degli anni potrebbero essere state riviste/corrette/aggiornate.

Fukushima, acqua parzialmente decontaminata rigettata in mare

La Tokyo Electric Power, compagnia che gestisce la centrale di Fukushima, ha avviato le operazione di rigetto in mare dell’acqua presente sotto al sito ...

Il cantiere di Flaman

La Tokyo Electric Power, compagnia che gestisce la centrale di Fukushima, ha avviato le operazione di rigetto in mare dell’acqua presente sotto al sito nucleare, nelle vicinanze dei reattori. A darne notizia è l’AFP, che spiega come si tratti di acqua “impura”: per questo la società è obbligata ad utilizzare uno speciale dispositivo che consente – secondo la stessa Tepco – di eliminare la maggior parte degli elementi radioattivi. Ad eccezione però di uno: il trizio.

 

Secondo un esperto americano contattato dall’agenzia francese, questo tipo di operazione «è la migliore in questi casi: meglio diluire l’acqua contaminata in mare piuttosto che tenerla lì, col rischio che ci siano fuoriuscite incontrollate». Tuttavia, «anche se questa acqua non deve essere confusa con quella, altamente radioattiva, che è utilizzata per raffreddare il cuore dei reattori, ci sono delle incertezze non di poco conto sugli effetti a lungo termine della diluizione in mare di liquidi contaminati da trizio. Non possiamo dire che non presentano alcuni rischio per l’ambiente marino e per la salute», ha replicato Shaun Burnie di Greenpeace.

 

Una posizione, quella dell’associazione ambientalista, che è condivisa dai pescatori della regione, preoccupati per le possibile conseguenze che questa pratica potrebbe comportare per le loro attività. Gli stessi, tuttavia, dopo lunghe trattative hanno concesso il loro ok all’operazione.

 

 

Foto: Wikimedia Commons/Quibik