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Fukushima, nuova fuga radioattiva: incubo senza fine

Ieri la Tepco ha annunciato una nuova fuga di acqua contaminata, ammettendo un errore umano. La lista di incidenti è ormai lunghissima e anche il sistema ...

  Tokyo Electric Power (Tepco), la società che gestisce la centrale nucleare giapponese di Fukushima, ha annunciato nella serata di ieri di ieri di aver identificato una nuova fuga di acqua contaminata. In una conferenza stampa il portavoce della compagnia, Masayuki Ono, ha ammesso inoltre di non poter scartare l’ipotesi che parte del liquido – 430 litri in totale – possa essersi riversato nell’oceano Pacifico, che dista circa 200 metri dal luogo del disastro. 

In questo caso si è trattato di un errore umano: il serbatoio dal quale è fuoriuscita l’acqua – ha riconosciuto Ono – era stato riempito oltre il massimo della sua capacità.

Un’altra fuga – pari a 300 metri cubi di acqua fortemente radioattiva – si era prodotta nel mese di agosto. L’incidente fu considerato grave e obbligò la Tepco a rivedere il sistema di gestione delle circa 300 cisterne disseminate sul sito. 

Dal giorno dello tsunami che ha colpito l’impianto, una lunga serie di problemi, più o meno gravi, si è presentata sia a causa di errori umani, sia per via della precarietà delle infrastrutture presenti attualmente nella centrale. Lo stesso sistema di decontaminazione, che dovrebbe trattare l’acqua radioattiva, si ferma continuamente a causa di problemi tecnici. Mentre un nuovo sistema, più sicuro ed efficiente, sarà sviluppato da Toshiba e Hitachi, ma ci vorrà un anno prima che sia operativo.