I Pandora Papers e la “risposta” sorprendente dell’Unione europea
Lo scandalo dei Pandora Papers ha mostrato, una volta ancora, in tutta la sua drammaticità il problema dell’evasione ed elusione fiscale a livello mondiale. Centinaia di nomi noti sono finiti nell’elenco di coloro che sfruttano società offshore per aggirare il fisco a proprio vantaggio. Il tutto grazie a giurisdizioni compiacenti come – tra le altre – Anguilla, Dominica e Seychelles.
Stupisce che proprio nei giorni immediatamente successivi all’esplosione dello scandalo, l’Unione europea abbia pubblicato la revisione della propria lista nera dei paradisi fiscali. Dalla quale sono stati eliminati proprio Anguilla, Dominica e Seychelles. Una decisione che ha suscitato la reazione sdegnata di numerose organizzazioni non governative, tra le quali Oxfam.
Misha Maslennikov, policy advisor di Oxfam Italia: l’aggiornamento della lista nera europea dei paradisi fiscali extra-Ue
La lista nera europea dei paradisi fiscali è stata adottata dai ministri delle Finanze dell’Ue, riuniti il 5 ottobre nel Lussemburgo. Ad oggi, nella blacklist sono presenti soltanto nove Paesi: Samoa Americane, Samoa, Fiji, Guam, Palau, Panama, Samoa, Trinidad e Tobago, British Virgin Islands e Vanuatu.
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