Dalla Germania no al nucleare nella tassonomia europea

Il governo della Germania ha annunciato che si opporrà all'inclusione del nucleare nella tassonomia europea degli investimenti sostenibili

La Germania ha annunciato che voterà contro l’inclusione del nucleare nell’elenco delle fonti di energia considerate “verdi” nell’ambito della tassonomia europea degli investimenti sostenibili © Dobresum/iStockPhoto

La Germania voterà contro l’inclusione del nucleare nell’elenco delle fonti di energia considerate “verdi” nell’ambito della tassonomia europea degli investimenti sostenibili. Ad annunciarlo, nella mattinata di lunedì 16 maggio, è stato il governo di Berlino, che dunque ha confermato un orientamento già emerso nei mesi scorsi. 

Da lungo tempo ormai l’Unione europea sta tentando di stilare una lista delle attività economiche che possono essere considerate sostenibili. Non soltanto da un punto di vista climatico, ovvero di emissioni di CO2. Ma anche in termini di sicurezza e di gestione complessiva. Per questo il nucleare – i cui rischi di incidenti non possono essere mai scongiurati del tutto, e la cui gestione delle scorie rappresenta ancora un punto interrogativo – secondo la prima economia europea non può rientrare in tale elenco. 

Per lo stop dal Consiglio servirà il no di 20 Paesi su 27

«Il governo federale – hanno spiegato in un comunicato i ministeri dell’Ambiente e dell’Economia – ha espresso la propria opposizione alle regole sul nucleare previste nella tassonomia. Il nostro “no” rappresenta un segnale politico importante. Con il quale indichiamo chiaramente che l’energia nucleare non è sostenibile. Per questo voteremo contro l’approvazione del relativo atto delegato della Commissione europea».

Per far sì che il nucleare sia effettivamente escluso, occorrerà tuttavia che ad opporsi siano 20 dei 27 Paesi membri. Una soglia molto elevata e che difficilmente potrà essere raggiunta in seno al Consiglio. Tuttavia, la posizione della Germania potrebbe orientare fortemente l’opinione all’interno del Parlamento europeo, dove si giocherà la vera battaglia sulla tassonomia. 

L’assemblea legislativa comunitaria potrà infatti bloccare il progetto nel voto previsto per il prossimo mese di luglio. Anche l’Austria e il Lussemburgo si sono già schierati contro il nucleare. Arrivando a minacciare di trascinare in tribunale la Commissione di Bruxelles.