Tassonomia: il dizionario dell’Europa per la finanza sostenibile

Per salvare il clima occorre orientare gli investimenti verso attività sostenibili. Ma come riconoscerle?

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Il 10 marzo 2021 è entrato in vigore il primo regolamento europeo adottato nell’ambito dell’Action Plan Ue per la finanza sostenibile. Obiettivo dell’Europa: dare una definizione univoca e condivisa di “sostenibilità” negli investimenti finanziari.

Ad oggi, infatti, in mancanza di uno standard condiviso, ogni banca e ogni gestore può decidere la propria definizione. Spesso debole e fatta su misura delle proprie esigenze. La Sustainable Finance Agenda rappresenta la cornice all’interno della quale si muove l’Europa per riformare il sistema finanziario, riconosciuto come insostenibile.

Per approfondire

L’Europa sceglie la finanza sostenibile per combattere la crisi economica e climatica. La tassonomia è lo strumento che ci dà definizioni univoche.

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Il 10 marzo 2021 è entrato in vigore il regolamento europeo che ha come obiettivo definire cos’è “finanza sostenibile”. Ma potrebbe non bastare.

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Mettiti alla prova!

Cos’è la tassonomia europea?

Risposta esatta: la tassonomia europea è una classificazione delle attività economiche che possono essere considerate “sostenibili” e dunque compatibili con la transizione ecologica. Le discussioni si sono protratte per anni in seno a istituzioni comunitarie e governi dei Paesi membri. I due nodi sui quali lo scontro è stato più aspro sono quelli che riguardano il gas e il nucleare. Alcune nazioni ritengono che il primo possa rappresentare una fonte di transizione, in attesa di uno sviluppo sufficiente delle rinnovabili, altri indicano che la crisi climatica è talmente grave da non poter permettere di bruciare neppure il combustibile meno impattante tra quelli fossili. I sostenitori del nucleare sottolineano invece le basse emissioni legate alla produzione di energia, mentre i detrattori ricordano i costi particolarmente elevati, i tempi di costruzione delle centrali, il nodo del trattamento delle scorie e il rischio di incidenti.

No, la tassonomia europea è una classificazione delle attività economiche che possono essere considerate “sostenibili” e dunque compatibili con la transizione ecologica. Le discussioni si sono protratte per anni in seno a istituzioni comunitarie e governi dei Paesi membri. I due nodi sui quali lo scontro è stato più aspro sono quelli che riguardano il gas e il nucleare. Alcune nazioni ritengono che il primo possa rappresentare una fonte di transizione, in attesa di uno sviluppo sufficiente delle rinnovabili, altri indicano che la crisi climatica è talmente grave da non poter permettere di bruciare neppure il combustibile meno impattante tra quelli fossili. I sostenitori del nucleare sottolineano invece le basse emissioni legate alla produzione di energia, mentre i detrattori ricordano i costi particolarmente elevati, i tempi di costruzione delle centrali, il nodo del trattamento delle scorie e il rischio di incidenti.

No, la tassonomia europea è una classificazione delle attività economiche che possono essere considerate “sostenibili” e dunque compatibili con la transizione ecologica. Le discussioni si sono protratte per anni in seno a istituzioni comunitarie e governi dei Paesi membri. I due nodi sui quali lo scontro è stato più aspro sono quelli che riguardano il gas e il nucleare. Alcune nazioni ritengono che il primo possa rappresentare una fonte di transizione, in attesa di uno sviluppo sufficiente delle rinnovabili, altri indicano che la crisi climatica è talmente grave da non poter permettere di bruciare neppure il combustibile meno impattante tra quelli fossili. I sostenitori del nucleare sottolineano invece le basse emissioni legate alla produzione di energia, mentre i detrattori ricordano i costi particolarmente elevati, i tempi di costruzione delle centrali, il nodo del trattamento delle scorie e il rischio di incidenti.


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