Il petrolio minaccia il più antico parco d’Africa
Una società britannica appare determinata ad esplorare un territorio immerso nella riserva naturale della Repubblica Democratica del Congo, al confine con Uganda e Ruanda.
La più antica riserva naturale africana, nell’Est della Repubblica democratica del Congo , è seriamente minacciata dalle mire di una società britannica, la SOCO International . Quest’ultima, infatti, è determinata ad avviare una serie di esplorazioni petrolifere , con l’appoggio del governo di Kinshasa.
A riferirlo è l’agenzia AFP, che ricorda come l’area – 800 mila ettari al confine con l’Uganda e il Ruanda – sia considerata non soltanto protetta, ma sia stata classificata anche “patrimonio dell’umanità” dall’Unesco nel 1994. Il territorio, inoltre, ospita una varietà eccezionale in termini di flora e fauna. Ed è situato non lontano dai confini del Nilo, un cui eventuale inquinamento provocherebbe delle conseguenze devastanti per un’enorme porzione del continente africano.
Ciò nonostante, nel 2010 la SOCO ha ricevuto dalle autorità congolesi un’autorizzazione allo sfruttamento al fine di ricercare petrolio. In seguito alle proteste generalizzate, nel 2011 Kinshasa ha sospeso il provvedimento. Ma secondo il WWF e altre associazioni locali, la società sarebbe già all’opera da parecchi mesi. Una situazione, dunque, che impone una stretta vigilanza.