Canada, il primo ministro Justin Trudeau: tassiamo di più banche e assicurazioni
La proposta a sorpresa del primo ministro liberale del Canada: banche e assicurazioni contribuiscano pagando più tasse
«Le grandi banche e compagnie di assicurazione hanno avuto buoni risultati negli ultimi mesi. È il momento di chiedere loro uno sforzo maggiore». Con queste parole Justin Trudeau, primo ministro liberale del Canada ha annunciato l’intenzione di aumentare del 3% le tasse dei grandi istituti finanziari.
La proposta a sorpresa di Justin Trudeau
Se le elezioni di settembre lo confermeranno alla guida del governo, le tasse sui guadagni realizzati da banche e compagnie di assicurazioni passeranno dal 15% al 18%. Non solo: Trudeau ha annunciato l’intenzione di costituire un «dividendo per il rilancio del Canada». Esso costringerebbe questi stessi istituti finanziari a contribuire maggiormente alla ripresa del Paese.
Due iniziative che porterebbero a un gettito di 2,5 miliardi di dollari canadesi all’anno per i prossimi quattro anni, a partire dal 2022, secondo le stime del partito liberale.
La reazione del settore finanziario
Il settore finanziario, va da sé, si oppone a queste proposte. L’Association des banquiers canadiens (ABC) interpellata da Bloomberg, si è espressa in maniera molto chiara. «È provato che individuare settori specifici come oggetto di tassazione speciale danneggia la crescita economica. Questa strategia è stata abbandonata dai precedenti governi». E ha aggiunto: «Le banche sono già tra i maggiori contribuenti in Canada». Nel 2019, per esempio, le grandi banche hanno pagato 12,7 miliardi di dollari di tasse sui profitti.
La proposta di Justin Trudeau è arrivata insieme all’annuncio della Royal Bank of Canada (RBC) dell’aumento del 34% degli utili del trimestre chiuso al 31 luglio, ovvero 4,3 miliardi di utili netti.
Favorire l’accesso alla proprietà della casa
Trudeau intende aiutare i canadesi ad affrontare un mercato immobiliare in costante e vertiginosa crescita. Il suo partito ha presentato negli stessi giorni una “Carta dei diritti” che vieterà agli stranieri di acquistare immobili canadesi nei prossimi due anni. Grazie alle entrate fiscali derivanti dall’aumento della tassa, inoltre, verrà creato un conto di risparmio esentasse fino a 40mila dollari per i cittadini che hanno meno di 40 anni.